Durante la campagna elettorale, nello scorso mese d’aprile, furono avviate al lavoro per il servizio d’igiene ambientale del comune 12 persone. Una richiesta d’assunzione di personale stagionale, quantomeno anomala, abitualmente, infatti, “gli ausiliari” venivano avviati al lavoro nei mesi “caldi” della stagione estiva, quando la presenza di villeggianti e turisti richiedeva una maggiore forza lavoro.
Da alcuni giorni, in piena stagione estiva, i contratti dei lavoratori sono scaduti e gli stessi rientreranno a lavoro il prossimo 10 agosto. Un’interruzione dettata dal fatto che altrimenti il prolungamento dei contratti avrebbe fatto scattare per gli operai l’assunzione a tempo indeterminato. Tra l’altro non si è nemmeno provveduto allo scorrimento di graduatoria.
E’ lecito però chiedersi innanzi tutto perché questa gente sia stata assunta proprio a ridosso delle elezioni e come mai oggi, in piena stagione, se ne riesca a fare a meno. La città, infatti, non sembra palesare questa assenza, nemmeno ora che è piena di avventori. Il primo cittadino, attraverso i suoi post sui social e le sue note diffuse alla stampa, sbandiera ai quattro venti il fatto che la sua città sia pulita. Spieghi allora ai suoi cittadini perché sia stato necessario spendere del denaro pubblico in un periodo di bassa stagione se addirittura adesso nel periodo del fantomatico pienone estivo ci si può privare di ben dodici unità lavorative, tanto da non ritenere necessario ricorrere allo scorrimento della graduatoria.
Eh sì, a Cefalù le assunzioni sono spesso un mistero.