Cefalù, sospesa la potabilizzazione

E’ sospesa da oggi la potabilizzazione dell’acqua a Cefalù. La società Sorgenti Presidiana, che gestisce il servizio di potabilizzazione nella cittadina normanna, aveva già annunciato nei giorni scorsi che a far data da oggi non sarebbe più stata in grado di sostenere le spese correnti necessarie per continuare il servizio a causa della morosità del comune, che non salda le bollette dal febbraio del 2016.

Cefalù fa così un salto indietro di più di vent’anni, quando l’acqua non era potabile in origine, prima del contratto con l’ora tanto vituperato potabilizzatore. L’acqua, sulla cui non potabilità si discute da più di un anno, dopo le ordinanze che ne vietavano a causa dell’immissione di acqua greggia nell’acquedotto,  smette di essere trattata anche nella sua minima parte. Nel pieno della stagione turistica, a pochi giorni dal Ferragosto, una enorme tegola sulle teste dei cefaludesi e dei numerosi turisti, con evidenti rischi per l’igiene e la salute pubblica.

Campagna elettorale candidato sindaco commissione dei garantiL’amministrazione comunale aveva promesso negli scorsi giorni che, se le minacce di Sorgenti Presidiana di sospendere il servizio fossero diventate realtà, avrebbe comunque garantito l’approvvigionamento idrico alla città: si sarebbe potuto procedere al pagamento dell’acconto sulle fatture dovute, come da accordi, ma evidentemente si è deciso di intraprendere un’altra strada, ad ora ignota.

Lo scarica barile continuo, prima con Amap e ora con l’Assemblea Territoriale Idrica, a cui l’amministrazione ha chiesto di saldare il conto nonostante una disponibilità di fondi tanto sbandierata in campagna elettorale, sta trascinando la città nel baratro.

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