Amici a 4 zampe: il furetto

Il furetto è un animale domestico poco conosciuto agli occhi degli amanti degli amici a 4 zampe più “tradizionali”. E’ opportuno però, prima di appassionarsi a questa specie, conoscerne le caratteristiche specifiche, anche per non imbattersi in venditori improvvisati, come successo negli scorsi giorni. 

Il furetto è, anche giuridicamente, un animale domestico a tutti gli effettistatus ufficializzato dall’allora Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica (INFS) oggi ISPRA. La specie di furetto che comunemente si intende con questa definizione è quella che vive comunemente in casa e non è presente in natura allo stato libero, in quanto deriva da un incrocio della puzzola con altri mustelidi verosimilmente risalente già in epoca anteriore alla nascita di Cristo.

I furetti allo stato selvatico attualmente esistono solo negli Stati Uniti occidentali (Mustela nigripes o c.d. furetto dai piedi neri) e appartengono a una specie diversa rispetto a quella più comune in pericolo in quanto con uno stato di conservazione in natura piuttosto precario. La struttura fisica del furetto risulta adatta per la caccia di piccole prede in stretti cunicoli, infatti la colonna vertebrale è così flessibile da permettere al furetto di girarsi di 180° all’interno di una galleria. Lo scopo della domesticazione era proprio quello di sfruttare questi animali per la caccia, in particolare per quella al coniglio, tradizione che è sopravvissuta in certe regioni fino ai giorni nostri, seppur vietata dalle previsioni della L. n. 157/1992 (c.d. legge sulla caccia).

Oltre all’anzidetto utilizzo, la passione per il furetto oggi si accompagna al carattere estremamente docile che questa specie presenta, specie se addomesticata e/o abituata sin dalla nascita al rapporto con l’uomo unitamente a un regime di detenzione che prevede la minor presenza possibile dell’animale all’interno di gabbie. E’ opportuno segnalare che il furetto – come d’altronde traspare dal suo nome scientifico, la cui traduzione vuol dire “faina puzzolente ladra” – ha un comportamento che lo porta a raccogliere e nascondere cibo e altri oggetti nei posti più improbabili. Inoltre, i soggetti non sterilizzati  emanano un intenso e sgradevole odore.

Si raccomanda agli eventuali interessati all’acquisto di un furetto di recarsi esclusivamente presso strutture specializzate e solamente dopo essersi documentati sulle caratteristiche etologiche e comportamentali della specie onde evitare l’eventuale – nonché illegittimo – abbandono in natura che, oltre a determinare potenziali squilibri all’ecosistema e al locale patrimonio di biodiversità, potrebbe verosimilmente determinare la morte dell’esemplare in quanto inidoneo alla condizione selvatica.

 

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