Terrorismo: a Palermo barriere antisfondamento

Barriere antisfondamento anche nella zona pedonale di Palermo contro il rischio terrorismo.  Da lunedì ad ogni ingresso dell’area pedonale di via Maqueda, grossi blocchi di cemento impediscono l’accesso non autorizzato di mezzi, che hanno causato numerose stragi ad opera di terroristi nelle città europee.

Il comune di Palermo lo ha deciso durante il comitato per l’ordine e la sicurezza tenutosi all’indomani degli attentati di Barcellona. Analoghi sistemi di protezione verranno messi in pratica in tutte le città italiane e in tutte le zone pedonali. Ma se il fine è condiviso,lo strumento lo è molto meno. Si sono infatti subito sollevate proteste, anche all’interno dello stesso consiglio comunale, per bocca di Giusto Catania, capogruppo di Sinistra comune.

“Non possiamo rispondere al terrorismo proteggendo gli spazi urbani con blocchi di cemento che, dal punto di vista simbolico ed estetico, rischiano di essere una resa alla barbarie – ha detto Catania –L’arredo urbano può essere una risposta seria che dalle città si alza contro il terrorismo. Palermo deve rispondere positivamente a questa sfida, ripensando gli strumenti che servono per proteggere le aree pedonali, investendo su arredo urbano che, contemporaneamente, sia funzionale a proteggere dal terrorismo e in grado di rispondere positivamente ai canoni estetici.”

Sulla questione è intervenuto anche il sindaco di Palermo Leoluca Orlando:”Dopo che domani il Comitato Provinciale per l’ordine e la sicurezza avrà definito l’assetto e l’elenco degli interventi da realizzare per la prevenzione e la sicurezza nelle aree pedonali o altre zone della città, inviteremo i creativi, i writers e tutti coloro che vorranno contribuire, a proporre idee per aggiungere un tocco di colore con piante o decorazioni a questi blocchi di cemento, che sono necessari per dare maggior senso di sicurezza, ma che non vogliamo siano una nota stonata nel clima di relax, vivacità e allegria che contraddistingue le nostre aree pedonali. Tante aree della città – conclude –sono tornate in questi anni ad essere simbolo di rinascita, arte di strada, socialità ed economia positiva. Tali rimarranno anche nei prossimi mesi”.

 

 

 

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