Candidati alla Regione, chi si accolla i forestali?

Il popolo siciliano si appresta ad andare a votare alle prossime elezioni regionali, e i tanti operai forestali si  chiedono chi si farà carico di supportare le problematiche di un comparto che, a parer degli addetti ai lavori dovrebbe essere cambiato e migliorato in diversi punti. Dopo tanti convegni, riunioni, proclami in giro per la Sicilia, si è arrivati al momento clou, su cui però ancora nessuno dei candidati si è espresso chiaramente parlando realmente del prossimo settore forestale del dopo Crocetta, sempre che non venga rieletto.

Tanti si sono spesi a favore del comparto in questi anni, e parliamo di Musumeci o Figuccia per citarne alcuni dei più caldi (senza dimenticarne altri), ma anche in tanti si sono schierati contro il sistema che deve essere dimezzato o addirittura tagliato, senza poter pesare però sul singolo operaio che chiede solo di andare a lavorare degnamente, non certo 78, 101 e 151 giornate l’anno. La stabilizzazione chiesta a gran voce da tanti addetti ai lavori, sembra rallentare nelle menti dei futuri candidati, che ora non possono tirarsi indietro su ciò che hanno detto durante questi incontri fatti in giro per la Sicilia. Difficile mantenere ciò che si dice (in tutti i settori), ma gettare la pietra davanti a migliaia di lavoratori e ritirare il braccio non è il miglior modo di presentarsi ad una presidenza regionale.

Ultimamente sembra che nessuno parli più di questo annoso problema, quasi ci fosse stata una marcia indietro sull’intero settore. I lavoratori non si vorrebbero scontrare con l’ennesima bufala, solo l’ultima delle prese in giro per i forestali.

 

Antonio David

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