Fermati tre borseggiatori sull’autobus

Ieri mattina pochi minuti dopo le 08.00 un Brigadiere Capo in forza al Nucleo Radiomobile del Comando Provinciale di Palermo, si trovava libero dal servizio ed in abiti civili in Piazza Giulio Cesare, davanti la fermata degli autobus AMAT, di fronte l’ingresso della Stazione ferroviaria. Dopo pochi minuti di attesa, il militare ha notato che confusi tra le persone intente a salire sull’autobus della linea 246, c’erano tre persone a lui note perché già fermate in precendenza. I tre distanti qualche metro fra di loro dopo essersi lanciati degli sguardi, si avvicinavano contemporaneamente alla porta anteriore dell’autobus proprio nel momento in cui salivano i passeggeri.

Il primo dei tre, LANDOLINA Giuseppe nato a Palermo classe 1976, ivi residente, in atto sottoposto alla misura di prevenzione personale dell’avviso orale, entrava per fermandosi volontariamente poco dopo la porta d’ingresso (nei pressi della macchina obliteratrice), creando dietro di se una calca di persone intente a salire. RUSSO Giovanni nato a Palermo classe 1976, ivi residente, in atto sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale di P.S., entrava successivamente mescolandosi nella alla ressa formatasi, mentre l’ultimo, SALSICCIA Francesco nato a Palermo classe 1955, ivi residente, in atto sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale di P.S, si fermava sul primo gradino della porta di ingresso dell’autobus, spingendo  volontariamente le persone davanti a lui. A questo punto ilRUSSO Giovanni infilava le mani all’interno della giacca di una donna davanti a lui, pigiata fra gli altri passeggeri nella massa formatasi durante la sosta e, con una mossa fulminea estraeva delle banconote che infilava subito nella propria tasca. Pochi secondi prima che l’autobus ripartisse con la vittima a bordo, i tre scendevano dal bus, a distanza di pochi secondi l’uno dall’altro e si dirigevano verso il lato sinistro della Stazione Centrale, per poi entrare in un autobus fermo dividendo il denaro.

Il SALSICCIA accortosi del militare dell’Arma tentava di allontanarsi, non prima di aver allertato i complici, ma in quel momento il Brigadiere si avvicinava qualificandosi e chiedendo i documenti di identità dei tre.

Contattato il 112, sono giunte sul posto, in ausilio al militare, alcune gazzelle del Nucleo Radiomobile che hanno portato i tre in caserma dove sono stati dichiarati in arresto con l’accusa di furto con destrezza. Giudicati nella giornata di ieri presso il Tribunale di Palermo con il rito direttissimo, a seguito di convalida, sono stati sottoposti ai domiciliari.

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