Tema assai caro e assai importante da tempo per il territorio siciliano, quello del dissesto idrogeologico. Situazione difficile da digerire per tanta gente visto i danni, con altrettanti fattori ambientali negativi che tanto male hanno fatto all’intero sistema territoriale. Da anni, anzi da sempre, il governo regionale e nazionale hanno limitato le problematiche tamponando una situazione che ha sempre mette in ginocchio il territorio e l’intera popolazione. Abbiamo assistito in merito a tante inondazioni e tante calamità regionali, anche nei singoli paesi, che hanno reclamato a gran voce aiuto dal governo, restando sempre a mani vuote e a bocche asciutte.
Problemi sempre arginati parzialmente da fondi messi a disposizione, e soltanto dopo aver assistito alla “beffa”, mai anticipando o prevenendo il problema. Spese che giustamente raddoppiano o triplicano al momento di intervenire e, visto che i lavori devono sempre essere effettuati da ditte esterne, con gare d’appalto e tempi burocratici che non giovano alle condizioni di urgenza. Il neopresidente conosce bene e a fondo il problema, così come sa bene che per questi tipi di interventi si può usufruire dei lavoratori forestali che sono abituati a confrontarsi con la terra conoscendo il territorio e possono anche usufruire di mezzi agricoli, per aiutare o arginare alcuni problemi.
Tante volte si è discusso di questo fattore e di tali tipi di interventi, ma non si è mai messa in pratica tale azione immediata. Da qui i lavoratori Forestali avanzano la speranza che il presidente Musumeci possa quanto prima mettere nero su bianco su ciò che da tanto tempo si chiede.
Come sempre, tanto si è proclamato ma poco si è fatto, quindi per il presidente e i suoi alleati questa può essere una buona occasione di far valere ciò che di buono si è proclamato in campagna elettorale e, su questo la fiducia rimane intatta, almeno peri Forestali.
Antonio David