Il prossimo 16 febbraio partirà la tanto agognata e sognata Ztl di Cefalù. Entreranno, infatti, in funzione le telecamere che metteranno finalmente fine ai continui passaggi delle autovetture all’interno del centro storico.
Tra le novità epocali, stando a quello che recita il disciplinare, affisso all’albo pretorio, ci sono le aree destinate a parcheggio. In barba a tutte le possibili ipotesi di salvaguardia del centro storico si potrà parcheggiare in corso Ruggero.
Basta infatti dare un’occhiata all’articolo 5 del citato disciplinare, che si riporta integralmente di seguito, per accorgersi che il centro storico della cittadina normanna sarà invaso dalle auto.
Art. 5
Parcheggio all’interno della ZTL
1. All’interno della ZTL sono individuate le seguenti aree destinate al parcheggio dei titolari di pass rosso (ZTL 1 – ZTL 2).
a) AREA 1 – Via Giudecca (tratto di strada dalla cabina elettrica alla confluenza con Via Candeloro), Via Candeloro, Corso Ruggero, Via Porpora, Via Pierre, Via Bordonaro, Piazza Marina, Via V. Emanuele (sino alla confluenza con Via Gioieni), Via Gioieni, Via Madonna degli Angeli, Via Costa, Cortile Neglia, Vicolo Purgatorio, Vicolo Carmine Papa.
b) AREA 2 – Piazza Diaz, Via Matteotti, Via Mons. Castelli, Via Sandeschi, Pazza Garibaldi, Via Umberto I (tratto da Piazza Garibaldi fino all’intersezione di Via Umberto I carreggiata alta), Corso Ruggero (fino alla confluenza con Via Gioieni), Via Spinuzza, Salita Saraceni, Via V. Emanuele (tratto da Via Gioieni a Via Spinuzza), Via Bagni di Cicerone, Porta Ossuna.
2. All’interno della ZTL possono parcheggiare nel rispetto della segnaletica posta in loco:
– all’interno dell’area 1 i veicoli autorizzati con pass cornice rossa fondo giallo (ZTL 1);
– all’interno dell’area 2 i veicoli autorizzati con pass cornice rossa fondo giallo (ZTL 2).
Ai veicoli autorizzati all’accesso e al transito all’interno della ZTL in virtù di pass di tipologia diversa dal pass cornice rossa fondo giallo è consentita esclusivamente la sosta breve.
C’è da sperare che si tratti della ennesima svista di chi ha avuto anni di tempo per potere redigere tale disciplinare e non ha nemmeno riletto quanto scritto, prima di affigere il documento all’albo pretorio.