Lettera aperta di un ex Pip: “Non siamo fannulloni, lotteremo per il nostro diritto alla stabilizzazione”

Il 17 febbraio, il quotidiano Libero, in un articolo a proposito degli ex Pip titolava: “L’inps stipendia 9000 fannulloni poi non ha i soldi per i pensionati”.
All’articolo vuole adesso rispondere con una lettera aperta Giuseppe Spicuzza, dirigente sindacale provinciale terziario  Ugl Sicilia. Spicuzza, che si occupa del comparto degli ex Pip, non esita a parlare di “diffamazione”.
Ecco cosa scrive nella sua lettera aperta:

Vorrei esprimere le mie considerazioni con tanta amarezza e mi propongo di farlo perché viviamo in uno stato di diritto dove per più di 30 anni abbiamo avuto leader della giustizia che si sono battuti per far rispettare le leggi della costituzione italiana perfino lasciandoci la vita. Cosa voglio esprimere con questo mio dire? che le leggi ci sono ma non sempre vanno rispettate! non solo dai cittadini …ma principalmente andrebbero messe in atto e fatte rispettare da chi governa il paese, cosa che non succede sempre ed a maggior ragione di fatto in Sicilia.
La sicilia purtroppo non viene mai messa in primo piano se non per episodi di cronaca che si sono avvalsi in tutti questi anni poi del resto solo emarginazione diciamo che le teorie del grande Verga sono rimaste tali e quali dopo 200 anni.
I soggetti asu ed ex  pip  (emergenza palermo) nascono a fine anni ’90 ,con progetti ,che dovevano portarli dopo un breve periodo di formazione alla stabilizzazione.
Ebbene, sono trascorsi 20 anni queste persone non li hanno mai stabilizzati. Lavorano svolgendo servizi di pubblica utilita’ nelle pubbliche amministrazioni occupando posti anche di responsabilità, come assessorati regionali ,comuni, polizia di stato, commissariati di polizia, tribunale di palermo, giudice di pace,carcere pagliarelli e malaspina,scuole materne elementari medie e superiori, universita’ degli studi, associazioni onlus, chiese ecc…ecc…ma senza diritti contributivi quindi potranno andare in pensione con un assegno sociale,  in quanto lavorano senza contributi inps e vengono pagati  con un sussidio lavorativo di €.570,00 euro per gli asu  che lavorano 4 ore al giorno,  ed €. 832,00 per gli ex pip che lavorano 6 ore al giorno per 30 ore settimanali pagati dalla Regione Siciliana.
Quindi gli stipendi vanno inseriti in finanziaria della Regione Siciliana e per tramite l’inps di roma  avviene l’accredito del cosiddetto sussidio lavorativo e sempre con un ritardo di un mese .
Quindi, quando pubblicate le informazioni fatelo con coscienza ed informazione corretta, prima di uscire con frasi discriminatorie e diffamatorie verso soggetti che già dovrebbero avere avuto la stabilizzazione.
Infatti lotteremo per far si’ che queste persone che hanno famiglie da sfamare acquisiscano un loro diritto scritto nella costituzione italiana art.4  diritto al lavoro ed art.53 diritto alla contribuzione ed io con l’ugl e con altre sigle sindacali lotteremo affinché questi lavoratori escano da questo tunnel ed acquisiscano un loro diritto” .

“Abbiamo trasferito le somme relative ai sussidi di febbraio all’Inps che provvederà ad onorare gli impegni della Regione Siciliana verso i lavoratori Asu ed ex Pip. Su gennaio purtroppo, la ricognizione dei residui sta risentendo dell’iter che coinvolge tutti gli assessorati e ha come atto finale l’adozione di una specifica delibera di Giunta”.

Lo ha detto l’assessore regionale al Lavoro Mariella Ippolito rispondendo alla Funzione Pubblica della Cgil.

“Questi sono i fatti – ha aggiunto l’assessore Ippolito – al netto di ogni propaganda sindacale o politica. Strumentalizzare una tematica delicata come questa, la cui emergenza sociale è stata condivisa persino dalla Prefettura di Palermo, dimostra la frustrazione di alcuni sindacalisti che, anziché dare forza alla mia battaglia per difendere i precari, vorrebbero scontare la loro impotenza fattuale su insignificanti speculazioni politiche che non mi sfiorano”.
Source: Blogsicilia

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