Operazione antimafia, il clan voleva imporre la carne di Cosa Nostra

Un’operazione di carabinieri e guardia di Finanza questa mattina ha portato agli arresti di sei persone e un divieto di dimora.

I provvedimenti sono scattati per Lorenzo D’Arpa 58 anni, Paolo Dragna, 64 anni, Pietro Formoso, 69 anni, Francesco La Bua, 68 anni, Pietro Morgano, 70 anni e Vincenzo Meli, 66 anni. Nei confronti di Francesco Paolo Migliaccio, il gip del Trinbunale di Palermo ha imposto il divieto di dimora nel territorio del Comune di Palermo e l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

Secondo le indagini dei carabinieri del comando provinciale e del nucleo speciale di polizia valutaria e nucleo di polizia economico finanziaria, Pietro Formoso, fratello di due boss della strage di Milano del 1993, voleva piazzare la carne di una ditta amica nei supermercati di Palermo e provincia, a un prezzo un po’ più caro del solito.

Formoso è stato arrestato questa mattina con l’accusa di avere svolto un ruolo di rilievo nella famiglia mafiosa di Misilmeri, grosso centro della provincia palermitana. Il provvedimento è del gip Nicola Aiello.

Gli arrestati sono accusati a vario titolo, dei delitti di associazione di tipo mafioso ed estorsione aggravata ex art. 7 D.L. 152/91, convertito in L. 203/91, delitti contro la pubblica amministrazione e reiterate condotte di frode fiscale.

 

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