Ex Fiat: protestano davanti la Prefettura di Palermo gli operai Blutec e del suo indotto FOTO

Si è tenuto questa mattina un incontro in Prefettura per discutere sulla vertenza degli ex operai Fiat di Termini Imerese. A rischio oltre mille posti di lavoro. Alla riunione con il Prefetto di Palermo, Antonella De Miro, hanno partecipato i rappresentanti sindacali di Fim, Fiom e Uilm, il sindaco di Termini Imerese Francesco Giunta, l’assessore regionale alle Attività Produttive, Mimmo Turano. Sono in stato di agitazione gli operai della fabbrica siciliana che oggi hanno effettuato un sit in  fuori dalla sede della Prefettura di Palermo: nei giorni scorsi avevano protestato davanti ai cancelli dello stabilimento di Termini Imerese per avere risposte dopo la decisione di Invitalia, l’advisor del ministero dello Sviluppo economico, di avviare le procedure per ottenere da Blutec la restituzione di 20 milioni, una quota dei finanziamenti pubblici destinati alla ripresa produttiva. Un appello era stato lanciato anche dal sindaco di Termini Imerese al capo dello Stato Sergio Mattarella.

“A sua eccellenza il Prefetto abbiamo ribadito che con la revoca del finanziamento da parte di Invitalia, tutti i lavoratori della Blutec e quelli dell’indotto rischiano anche gli ammortizzatori-sociali che hanno il compito di riportarli a lavorare – ha commentato il segretario della Uilm di Palermo, Vincenzo Comella -. Abbiamo apprezzato che anche l’assessore è interessato a capire lo stato dell’arte. Quindi la riunione del 16 maggio prossimo diventerà quantomeno un nuovo momento di verifica. Naturalmente è importante che nel territorio in modo univoco si chiederà al governo di assolvere al ruolo di garante, a Blutec di chiarire il piano industriale una volta per tutte e ad Invitalia di approfondire la rimodulazione del contratto di sviluppo e valutarlo con la serietà del caso visto che parliamo del futuro di mille famiglie”.

Per il segretario della Fiom, Roberto Mastrosimone, ” abbiamo detto con chiarezza chi ha scelto questa ipotesi di rindustralizzazione, cioè Fiat oggi Fca, governo nazionale De Vincenti, governo regionale Crocetta, Invitalia e l’amministratore delegato Arcuri, pertanto devono, così come si erano impegnati, risolvere il problema dei 700 lavoratori Blutec e dei 300 lavoratori dell’indotto. È chiaro che la riunione del 16 maggio deve chiarire due aspetti: finanziamento progetto industriale e certezza per avvio commesse industriali”.

A margine dell’incontro il sindaco Francesco Giunta ha dichiarato: “Ringrazio sua eccellenza il Prefetto che ha accolto immediatamente la nostra richiesta di convocazione di un tavolo a cui hanno partecipato i rappresentanti di Fim, Fiom e Uilm provinciali e regionali, anche il sindaco di Trabia, Leonardo Ortolano e l’assessore regionale alle Attività Produttive, Mimmo Turano, a cui ho avuto modo di rappresentare, nel corso di una breve introduzione, lo stato della vertenza che ritengo abbia raggiunto uno dei livelli più critici di questi ultimi anni, dopo la notizia della revoca da parte di Invitalia del finanziamento già erogato e della revoca dei finanziamenti relativi al piano di reindustrializzazione. esprimo il mio apprezzamento per le parole dell’assessore regionale, Mimmo Turano, il quale a nome dell’intero governo regionale ha assicurato che la vertenza è tra le priorità dell’azione di governo – ha concluso il primo cittadino -. Restiamo ora in attesa di acquisire gli esiti dell’incontro che si terrà il 16 maggio p.v. presso il ministero dello Sviluppo Economico, al quale anche io parteciperò al fianco dei rappresentanti sindacali e a tutela della nostra comunità”.

 

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