Tragedia Genova, a Palermo Benetton già condannata dai centri sociali

Militanti dei Centri Sociali hanno fatto irruzione dentro i negozi Benetton in via Ruggero Settimo a Palermo, per protestare contro quelle che definiscono “le responsabilità della famiglia Benetton e dei politici trasversali agli schieramenti che ne hanno favorito gli affari a scapito della sicurezza della popolazione”.

La protesta dei centri Sociali a Palermo fa riferimento alle polemiche seguite al crollo del Ponte Morandi a Genova

“Questa tragedia, l’ennesima, ci riporta davanti agli occhi il modo in cui i grossi imprenditori italiani – si legge in una nota dei Centri Sociali – con la complicità dello Stato centrale hanno gestito e gestiscono la cosa pubblica: come un comitato dell’intrallazzo dove le vite delle persone valgono meno di niente, dove conta solo il profitto!”

“Come riportato dai giornali, la gestione delle autostrade italiane è stata concessa dallo Stato alla famiglia Benetton che è la principale azionista della società Autostrade per l’Italia. Sono loro, dunque, – aggiunge la nota – che hanno la responsabilità di questa strage, insieme a tutti i politici che ne hanno favorito gli affari”.

“Sappiamo però – dice Giorgio Martinico, portavoce dei Centri Sociali di Palermo- che non è la prima e che non sarà nemmeno l’ultima. Assistiamo, infatti, ad una gestione della cosa pubblica -continua Martinico- dove ha più importanza la costruzione di grandi opere inutili, rispetto alla manutenzione e al potenziamento delle infrastrutture esistenti. Una gestione che impone, anche qui in Sicilia, il pagamento del pedaggio autostradale al Consorzio per le Autostrade Siciliane. Un pedaggio che garantisce alla Regione incassi milionari. Soldi che non vengono utilizzati in investimenti per la messa in sicurezza delle nostre strade”.

“In questo meccanismo perverso – conclude – a pagarne le conseguenze sono sempre più deboli, famiglie e persone che lavoravano o che stavano andando in ferie dopo un anno passato a faticare, sensazione che i politici e gli affaristi senza scrupoli non hanno mai provato”.

POTREBBE INTERESSARTI

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *