Il sindaco di Lascari lancia un allarme per il territorio

Riceviamo e pubblichiamo una nota del sindaco di Lascari che lancia un allarme per la pubblica incolumità.

L’eccezionale evento meteorico che ha interessato venerdì 24 Agosto u.s. il territorio di Lascari e le zone collinari sovrastanti, ha scaricato, in poco più di un’ora sui canali e sul sistema torrentizio una enorme quantità di acqua superiore a quella che normalmente si registra in diversi mesi dei periodi più piovosi. Dappertutto si contano i danni: nei quartieri San Giuseppe e Boschetto, Salinelle, in Via Del Re; una grossa frana sulla provinciale per Collesano si è abbattuta su una casa che fortunatamente ha retto all’urto; il Torrente Calcavecchio ha rotto gli argini ed è straripato in più punti; il piazzale d’ingresso della Scuola Media è inagibile; nella parte terminale, alla confluenza con il Torrente Cavalleresca si è accumulata un’enorme quantità di detriti; la Via Lentini per circa 100 metri fino all’innesto con la S.P. 28 è stata letteralmente divelta; è interrotta in più punti la Via Olivazza al confine con il territorio di Gratteri; è stata irrimediabilmente danneggiata la regia trazzera Amirante, anche se in quest’ultimo caso si tratta di un disastro annunziato in ragione delle caratteristiche costruttive imposte dalla Sovrintendenza con il risultato che prima c’era una strada di difficile transito ed ora dopo l’intervento ed un appalto da € 250,000,00 non c’è più neanche una strada. Alla foce del Torrente Piletto, dopo i danni dell’alluvione del 2012, oggi solo un lieve diaframma resta a protezione di un’area intensamente edificata e che prima delle opere di bonifica delle zone malariche degli anni “30 del secolo scorso, era una immensa palude.

Quanto è accaduto è un forte segnale che non può rimanere inascoltato. Era stata diramata dalla Protezione Civile l’allerta arancione di un scala che, cosa da non sottovalutare, include anche il rosso e la vera e propria bomba d’acqua ha avuto una durata limitata. L’Ente Locale non può essere il parafulmine di tutto quanto accade nel territorio ed è fondamentale che, da subito, ogni Ente o Istituzione faccia la sua parte, a cominciare dal Consorzio Autostrade alla cui responsabilità è fatto carico della manutenzione dei canali Coda Volpe, Mulino Gatto, Piletto Est ed Ovest e Salinelle – Via del Mare. Responsabilmente il Consorzio ha effettuato un sopralluogo subito dopo l’evento a cui altrettanto responsabilmente doveva seguire un intervento immediato almeno su Salinelle e sul Piletto Ovest, da cui ad ogni pioggia i detriti si riservano sulla S.P. 28; a poco più di una settimana dell’evento, nel silenzio del C.A.S., si è provveduto ad inviare l’ennesima diffida, questa volta con l’avvertenza che in caso di mancato intervento immediato, l’Amministrazione Comunale procederà col l’emissione di apposita Ordinanza che avrebbe risvolti penali in caso di inottemperanza.

Per quanto riguarda la foce del Torrente Piletto, l’Amministrazione Comunale ha da tempo intensificato, con la nuova Giunta di Governo Regionale la continua interlocuzione, iniziata nel 2012 e che aveva visto il progetto presentato dal Comune inserito nella programmazione del patto per la Sicilia con un finanziamento di oltre € 1.400,000 che inopinatamente ed inspiegabilmente è stato cancellato in una rimodulazione degli interventi effettuata nelle ultime delibere di Giunta del passato Governo.

L’Ufficio Tecnico Comunale ha già disposto una serie di interventi di somma urgenza con cui fra l’altro mettere subito in sicurezza il Torrente Calcavecchio, a cui si darà copertura finanziaria, in attesa di un contributo che è stato assicurato dal Dipartimento Regionale di Protezione Civile, con fondi del bilancio anche, ove necessario, bloccando la spesa degli interventi programmati, quali la realizzazione delle lampade votive o il ripristino della funzionalità delle fontane ed altro.

Per quanto riguarda Salinelle, anche a seguito del rinvenimento all’interno della parte tombata di attraversamento del canale sul viale, di un pezzo di tondino di ferro su cui si è impigliato del materiale vegetale, cosa che ha inevitabilmente rallentato il deflusso, è allo studio il raddoppio, in affiancamento, del tubo rotocompresso di attraversamento che insieme al ripristino di un antico canale su cui convogliare lo sfioro dell’onda di piena, potrà garantire le condizioni di sicurezza su tutta l’area.

Un’ultima considerazione riguarda l’assegnazione ai Comuni di personale forestale disposta dal competente Dipartimento Regionale, che in alcuni Comuni hanno operato per diverse settimane impiegati anche nella manutenzione delle aiuole ma che nel caso di Lascari, al terzo giorno di attività di quattro operai, mentre erano impegnati nella rimozione del materiale vegetale presente nel Torrente Calcavecchio, ha visto revocata l’assegnazione lasciando in sito il materiale già tagliato da rimuovere.

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