Verso il rinnovo il contratto dei regionali

Una ricognizione fra il personale regionale per riconoscere il merito e le professionalità interne della Pubblica Amministrazione e poter così impiegare al meglio le risorse umane disponibili. Obiettivo finale quello di trovare una sintesi comune tra le parti per avviare una trattativa che sia proficua per i dipendenti ma anche per l’amministrazione.

E’ il contenuto della direttiva impartita dal  governo regionale all’Aran Sicilia, l’agenzia pubblica negoziale della Regione. A rendere noti i contenuti della direttiva e il mandato conferito sono stati il neo presidente dell’ARAN Sicilia, l’avvocato Accursio Gallo insieme agli altri due componenti del Consiglio direttivo Paolo Cibin e Giuseppe D’Appolito.

L’occasione è stata data dal primo incontro ufficiale convocato proprio dal nuovo comitato direttivo Aran che ha convocato tutte le sigle sindacali per una presa di contatto e per l’avvio di un confronto che si spera produttivo.

Per parte loro i sindacati hanno ripercorso le tappe delle trattative precedenti che hanno portato fin qui ribadendo l’inderogabile esigenza di giungere ad un rinnovo del contratto dei regionali bloccato ormai da dieci anni.

“Adesso che le presentazioni sono state fatte, è tempo di spingere sull’acceleratore. Non possiamo più procrastinare la firma del rinnovo del contratto dei regionali: i dipendenti della pubblica amministrazione regionale e i cittadini, di conseguenza, aspettano da troppo tempo il riconoscimento di diritti che in altre regioni d’Italia sono acquisiti ormai da molto tempo” commentano Fp Cgil, la Cisl Fp e la Uil Fpl al termine dell’incontro.

“Abbiamo apprezzato la convocazione da parte dell’Aran, arrivata anche in tempi relativamente brevi, perché è in questa sede che dovremo arrivare finalmente al risultato dopo il lavoro svolto con l’assessore Bernadette Grasso – dicono Gaetano Agliozzo, Clara Crocè e Saro Napoli della Fp Cgil,  Paolo Montera, Fabrizio Lercara e Paolo Luparello della Cisl Fp, Vincenzo Tango, Luca  Crimi e Alessandra Di  Liberto della Uil Fpl – e ci aspettiamo che adesso si proceda con celerità perché i lavoratori, mortificati dall’assenza di riconoscimento, sono ormai in uno stato di apatia diffusa”.

I sindacati hanno ribadito le loro richieste imprescindibili: riclassificazione e riqualificazione del personale, progressioni   economiche, riconoscimento del diritto alla carriera, rappresentanze sindacali unitarie, sedi virtuali di
lavoro, merito e produttività, ripristino delle corrette relazioni sindacali. “Ci aspettiamo un contratto che sia valido e soddisfacente non solo dal punto di vista economico, ma anche giuridico, perché da molto tempo i dipendenti regionali vivono ‘sotto attacco’ da parte della stessa amministrazione, come è successo per esempio con gli ultimi provvedimenti di mobilità”.

Il Cobas Codir, insieme ai sindacati del “Cartello” che hanno la maggioranza, nel rivendicare che le risorse siano aggiuntive rispetto alla vacanza contrattuale già percepita, ha chiesto l’immediato avvio delle trattative economiche e per la riclassificazione del personale. Rivendicato il rinnovo del contratto giuridico che possa restituire dignità al settore a incominciare dal rinnovo dell’istituto del salario accessorio. Inoltre, abbiamo chiesto l’immediato avvio del percorso per la liquidazione dell’anticipazione Famp 2018.

La UIL FPL, in particolare, ha chiesto maggiore contezza delle risorse economiche, oggi assegnate in un unico capitolo di bilancio; sottoscrizione dell’accordo del Contratto Collettivo Rregionale sia economico che giuridico; ha proposto di prendere a riferimento il contratto dei Ministeri  e chiesto che siano garanta equità tra i dipendenti anche sulla semplice richiesta di elementari diritti (quali ad esempio l’anticipazione del TFR) e, infine, ridurre il gap tra dirigenza e comparto, ipotizzando una linea di lavoro in squadra con istituti consimili tra dirigenza e comparto.

“L’obiettivo comune – ha detto alla fine dell’incontro il Presidente dell’Aran Accursio Gallo – è quello di pervenire in tempi brevi al rinnovo del contratto di lavoro. Lo si deve fare nel pieno rispetto dei lavoratori ma anche delle esigenze di una amministrazione che deve recuperare produttività e crescere nella fiducia da parte dei cittadini. I regionali meritano di scrollarsi di dosso quel luogo comune di inefficienza e nullafacenza che non risponde alla realtà delle cose. Ma per farlo occorre un percorso comune che sia organizzativo, giuridico ed economico. Al termine posso dire che quella di oggi è stata una positiva presa di contatto che pone le basi per un costruttivo dialogo”.

Conclusa questa fase di primo contatto è stata stabilita la predisposizione di un calendario di incontri tecnici per definire tutte le singole questioni che sono sul tavolo. “Saranno mesi di lavoro intenso – èstatod etto – che dovranno portare  alla chiusura del contratto anche perchè è uno dei temi a cui la giunta Musumeci tiene particolarmente”.

L’incontro si è chiuso proprio con la promessa da parte dell’Aran di riconvocare al più presto i sindacati per continuare i lavori sulla base  di un calendario con cui affrontare i singoli temi.

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