Ritrovato dipinto di valore trafugato nel 1986

L’attività investigativa scaturisce dai costanti controlli che i Carabinieri del TPC svolgono presso gli esercizi antiquariali. In particolare, il dipinto è stato notato dai militari durante un’ispezione amministrativa presso un antiquario nel centro storico del capoluogo siciliano. Il bene era sprovvisto di documentazione attestante la provenienza e il titolare del negozio non è stato in grado di fornire valide spiegazioni in merito.

Gli immediati approfondimenti investigativi, eseguiti anche attraverso la Banca Dati dei beni culturali illecitamente sottratti, la più completa banca dati di opere d’arte rubate esistente al mondo, gestita dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, hanno confermato la corrispondenza dell’opera individuata con quella rubata 32 anni fa nel comune dei Castelli Romani. Oltre all’antiquario palermitano, le indagini hanno permesso di individuare anche un’altra persona coinvolta nella vicenda: si tratta di un uomo di Marsala (TP), con specifici precedenti di polizia in materia di reati contro il patrimonio culturale. Entrambi sono stati denunciati per ricettazione alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palermo.

Il quadro tornerà presto ad arricchire l’importante patrimonio artistico di cui dispone il “Palazzo Chigi” di Ariccia (RM), eccezionale testimonianza (rimasta inalterata nei secoli) del Barocco europeo, le cui sale – nel 1962 – costituirono l’ambientazione di numerose scene de Il Gattopardo, capolavoro di Luchino Visconti.

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