Blutec, continua la protesta: “Dobbiamo indossare i gilet gialli per avere l’attenzione di Di Maio?”

Ancora una mattinata di proteste per gli ex operai Fiat che hanno protestato davanti i cancelli della Blutec, presidiando lo stabilimento di Termini Imerese. Come avevano già fatto nella giornata di venerdì, si sono poi spostati presso il Comune per occuparlo pacificamente.

Sono presenti molti sindaci del comprensorio, da Cerda a Cefalù, passando per Campofelice, Lascari, Montemaggiore e Aliminusa.  Insieme, operai, rappresentanti e istituzioni stanno promuovendo la realizzazione di un documento da destinare al Mise, con l’urgenza dichiarata di un incontro tra le parti. A rischio – lo ricordiamo – è la cassa integrazione per gli operai Blutec.

Le tute blu manifestano contro il ritardo nella firma del decreto di finanziamento della cassa integrazione per il 2019, dopo l’accordo firmato il 7 gennaio scorso. Gli operai interessati sono 564, ma a preoccupare è soprattutto il mancato impegno dell’azienda Blutec sul rilancio dello stabilimento, mai realmente decollato e che oggi coinvolge il futuro di mille persone e delle loro famiglie.

E’ indubbio che la “vertenza Termini Imerese” stia attraversando, il periodo più buio da quando, circa 17 anni fa, si è avviata. L’assenza di prospettive concrete, il rischio di perdere anche quel minimo sostentamento derivante dagli ammortizzatori sociali, in un territorio come quello imerese che già, di per se, è caratterizzato da un alto tasso di disoccupazione con le inevitabili conseguenze socio-economiche non può permettersi ulteriori passi indietro.

«A seguito delle nostre richieste di un incontro, il governo continua a rimanere in silenzio – afferma Vincenzo Comella della Uilm Palermo – Se per parlare con il ministro Luigi Di Maio c’è bisogno di comprare i gilet gialli, noi siamo disposti a farlo visto l’assurdo silenzio che c’è intorno alla questione».

AGGIORNAMENTO delle 18.30

Proprio oggi pomeriggio, nel corso di una assemblea che si è svolta al Comune di Termini Imerese, è stato deciso che da mercoledì una delegazione di amministratori e lavoratori si rechi a Roma al Ministero dello Sviluppo economico, anche senza una formale convocazione.

“Andremo col biglietto di sola andata – afferma il sindaco di  Termini Francesco Giunta – perché non intendiamo tornare fino a quando non avremo avuto rassicurazioni su un intervento chiaro del Governo nazionale sul poano di reindustrializzazione del sito di Termini Imerese, sulla volontà di  Blutec di sostenerlo da sola.”

Per Leoluca Orlando “è ora che alle parole seguano da parte del Governo nazionale degli interventi concreti che diano risposta ai lavoratori e alle amministrazioni locali che in modo unitario è sinergico si stanno mobilitando per una importante risorsa del nostro territorio.”

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