Narcos fermati a Palermo, gestivano commercio cocaina dalla Colombia

Un blitz dei Carabinieri a Palermo ha fermato sedici narcotrafficanti. Per il gup di Palermo Marcella Ferrara arriva la condanna per importazione di cocaina dalla Colombia che arrivava nei porti calabresi e siciliani.

Agli arrestati nell’operazione Meltemi della squadra mobile di Palermo che hanno scelto il rito abbreviato sono stati inflitti complessivamente 147 anni e 4 mesi di carcere. Il blitz era scattato dopo tre anni di indagini che erano state coordinate dal sostituto procuratore Maurizio Agnello (oggi aggiunto della procura di Trapani) e dell’aggiunto Salvatore De Luca.

A gestire il traffico nel palermitano sarebbe stato Alessandro Bono di Carini. Per lui la pena più pesante 20 anni di reclusione. Salvatore Faraci è stato condannato a 16 anni, Giuseppe Mannino a 14 anni, Francesco Tarantino a 14 anni, Rocco Morabito a 12 anni, Pietro Balsamo a 12 anni, Giovanni Sergio a 8 anni, Bennj Purpura a 6 anni e 8 mesi, Fabio Chianchiano a 12 anni, Susanna Godino a 4 anni, John Jarlin Rosero Murillo a 6 anni, Antonino Vaccarella a 8 anni, Ernesto Anastasio a 6 anni, Carmelo Cutrì a 6 anni, Davide Di Stefano e Salvatore Calderone ad 1 anno e 4 mesi. La droga arrivava in Sicilia e Calabria nascosta dentro caffettiere, libri o pedane di legno.

Gli agenti della squadra mobile e i finanzieri hanno scoperto nel corso dell’indagine quattro emissari dei narcos in Sicilia. Arrivavano all’aeroporto Falcone Borsellino come turisti, cellulari e badagli essenziali. Nulla che facesse sospettare la loro reale attività. Durante l’attività sono state sequestrati trenta chili di cocaina purissima che dal Sud America arrivava tra Palermo e Carini o nel Trapanese passando per la Campania o la Calabria.

 

POTREBBE INTERESSARTI

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *