Polizzi, anche un comitato cittadino si unisce alla protesta del sindaco

“Vivi Polizzi” è il comitato spontaneo di cittadini sorto in questi giorni nella comunità per alzare la protesta contro la ripetuta chiusura della SS643 Polizzi-Scillato e della SP119 Polizzi- Piano Battaglia, da 13 anni interdetta al traffico.

In forma assembleare lo scorso 13 febbraio il comitato si è riunito presso l’aula consiliare del Comune, evidenziando i primi e necessari interventi da adoperare per la viabilità disastrosa in cui versano le loro strade.

 

Due i fronti principali, come si legge nel documento elaborato dal Comitato: “Il primo riguarda la manutenzione ordinaria delle cunette che allo stato attuale, essendo completamente ricoperte da terreno, impediscono il regolare deflusso delle acque piovane, determinando il riversamento delle stesse, insieme a fanghiglia, sul manto stradale con grave pericolo per l’incolumità degli utenti. Il secondo riguarda l’inadeguatezza dei lavori di contenimento eseguiti lungo il costone roccioso a monte della sede stradale che determina sistematicamente, ad ogni pioggia intensa, la caduta di detriti pietrosi sulla carreggiata con conseguente chiusura al traffico, che alle volte si protrae per più giorni, provocando grandi disagi soprattutto per i cittadini residenti nelle campagne circostanti e per i pendolari che attraversano quotidianamente quella strada vedendosi precluso il raggiungimento del centro abitato, dei posti di lavoro e dei relativi servizi, rimanendo quindi totalmente isolati”.

Il comitato chiede l’immediato intervento ANAS per lo svuotamento delle cunette e la loro manutenzione, e soprattutto sulla messa in sicurezza del costone roccioso con metodologie di intervento più adeguate, efficaci ed efficienti. “La cittadinanza non tollererà più ulteriori chiusure del suddetto asse viario –scrivono ancora da Vivi Polizzi- riservandosi ulteriori forme di protesta per far valere i propri diritti” – .

Per quanto riguarda la chiusura al transito della SP119, la strada risulta chiusa dal lontano 2006 per la caduta di un masso sulla carreggiata. A seguito di questo evento si sono susseguite una serie di sopralluoghi da parte di vari enti che ne hanno tracciato un profilo di rischio alto con imminente pericolo per ulteriori possibili cadute di materiale roccioso anche di grandi dimensioni. Leggendo le numerose relazioni redatte da vari organi, ci si trova di fronte ad analisi del contesto franoso basate su un esame visivo e su possibili ipotesi di ulteriori smottamenti che hanno determinato deduzioni soggettive e superficiali ma soprattutto non suffragate da analisi strutturali scientificamente valide. Di certo i 13 anni trascorsi dall’unico evento franoso registrato, hanno di fatto ridimensionato le suddette relazioni, che si sono susseguite negli anni, tanto che da allora non si sono più registrati eventi franosi nemmeno di lieve entità neanche in occasione degli ultimi eventi sismici che hanno interessato da vicino la zona in questione, evidenziando di fatto che l’imminente pericolo che ancora oggi ne preclude la fruizione sembrerebbe non avere più motivo di esistere.

La strada è in buone condizioni, tanto è vero che, nonostante l’ordinanza di chiusura, viene percorsa quotidianamente dai veicoli per raggiungere i posti di lavoro e le bellezze naturalistiche del territorio tra cui l’Abies Nebrodensis, che ne rappresenta la massima espressione.

La cittadinanza chiede con forza l’immediata riapertura al transito di questo importantissima strada di collegamento con Piano Battaglia, fondamentalmente per tre motivi: come accesso al comprensorio del Parco delle Madonie, come asse strategico per lo sviluppo economico del comune che si vede tagliato fuori dai flussi turistici, e non ultimo come importantissima via di fuga per l’intera cittadinanza.

I cittadini di Polizzi non vogliono essere ancora mortificati e penalizzati da una assenza totale delle istituzioni che da 13 anni non si sono curate di questo problema e non hanno fatto nulla per restituire al territorio questa via di collegamento.

L’assemblea cittadina chiede un incontro con il Prefetto di Palermo al fine di rappresentare le problematiche suddette e avviare le dovute soluzioni.

POTREBBE INTERESSARTI

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *