Piano Battaglia: dove “sciano” i buzzurri

L’ultimo resoconto del Soccorso Alpino sugli infortuni della domenica sulle piste da neve di Piano Battaglia riporta ben nove casi per i quali si è reso necessario l’intervento dei soccorritori.

 

Il maggior numero di incidenti nella domenica appena trascorsa – si legge nel comunicato – in molti casi provocati da slittini “pirata”, cioè dire dall’atteggiamento poco cauto dei gitanti della domenica, che evidentemente non sono esperti sciatori. Tra i soccorritori figurano, oltre al Soccorso Alpino e speleologico, anche la Protezione civile con personale e mezzi, il 118, la guardia medica dell’Asp, i carabinieri e il Corpo forestale.

 

La frequenza degli infortuni (dall’apertura degli impianti sono stati riferiti incidenti ogni fine settimana) è tale da far apparire gli stessi inevitabili; i resoconti infatti, sono veri e propri bollettini di guerra e le dinamiche le medesime. Più che di infortuni imputabili al caso fortuito allora, dovremmo con onestà parlare della condotta degli infortunati. Gli incidenti sono – in questo caso- la prevedibile conseguenza di altre azioni e di altre ragioni, che forse vale la pena indagare.

 

In località turistiche come Madonna di Campiglio o Chiesa in Valmanenco, per raggiungere i pianori è necessario pagare la funivia. Sulle piste inoltre, non si possono portare oggetti che potrebbero generare pericoli; la Polizia, presente su posto sugli sci e sulle motoslitte in supervisione, interviene multando i soggetti in vizio.

Le stesse “armi” come le più comuni “padelle”, non vengono né vendute né affittate. Invero, la quantità di sciatori è tale per cui non si possono improvvisare discese senza venire sistematicamente travolti.

È probabile pertanto che la località madonita non sia adeguatamente presidiata dalle forze dell’ordine. La cronaca ha spesso raccontato anche di gestori di locali e attività allibiti per ciò che accade in pista, ma paradossalmente sono gli stessi fornitori di mezzi che causano incidenti.

 

Le responsabilità dunque, sono da ripartire tra chi noleggia, chi prende in affitto, chi non multa e chi assume reiteratamente atteggiamenti imprudenti e scriteriati sulla neve. Non staremmo qui a stilare elenchi da codice rosso se la località attirasse sciatori, anziché villanzoni. Chissà che non ne beneficerebbe anche la viabilità…

 

Davide Bellavia, Sofia D’Arrigo

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