Un sindaco in catene

La protesta va avanti da un po’: non si dà pace il sindaco di Polizzi Generosa, Giuseppe Lo Verde, che dopo aver piazzato una tenda adibita a ufficio nei pressi di Piano Colla, sposterà la scena nella piazza principale della città e vi si incatenerà.

La ragione di tale gesto è sempre la stessa: la strada provinciale 119, che collega Polizzi a Piano Battaglia, è chiusa da 13 anni. Così, da domani, per un’ora al giorno tutti i giorni allo scoccare di mezzogiorno, si incatenerà; nel weekend il suo ufficio resterà la strada. A detta di Lo Verde, quella delle catene potrebbe non essere l’ultima azione eclatante.

Fino a questo momento è riuscito a ottenere la solidarietà dei colleghi cittadini di Isnello e Collesano, dove però Giovanni Meli, alle prese con un problema simile, ha optato per un atto di forza, negando il versamento di un tributo alla provincia e utilizzandolo per il rifacimento di una strada franata nel suo comprensorio. Quella della Sp119 però, è una storia che va avanti dal 2006: 13 anni senza una risoluzione in seguito a una caduta massi del costone roccioso, finiti su alcune case private. Quella che allora fu gestita come una emergenza, tamponata sul momento, è rimasta tale, fino a diventare normalità.

Tuttavia, è previsto per mercoledì 27 febbraio un sopralluogo proprio nei pressi del costone roccioso messo in sicurezza. Funzionari della protezione civile e rappresentanti di Provincia e Comune raggiungeranno la strada interessata: un interessamento minimo dopo 13 anni di attesa. Nulla guasta: la protesta di Lo Verde serve soprattutto a sensibilizzare l’opinione pubblica, non solo le istituzioni. Quella di Polizzi, in fondo, è solo una delle vicende correlate all’intero sistema Piano Battaglia, che di turistico sembra continui ad avere solo la vocazione.

L’apertura degli impianti, travagliata, è riuscita comunque a rivelare i tanti disagi infrastrutturali e, in ultima istanza, culturali, di un territorio intero che, muovendosi come un poppante, sbatte qua e là. Lo Verde è determinato, e da mercoledì sarà anche la sua giunta in protesta. La tenda-ufficio potrebbe trovare collocazione infine davanti al palazzo della Regione.

 

Sofia D’Arrigo

 

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