Sp 119, una speranza concreta dalla Regione

C’è una speranza concreta per la Sp119: la strada di collegamento fra Polizzi e Piano Battaglia ha fatto tanto discutere nelle ultime settimane, anche grazie all’insistenza della protesta del sindaco polizzano Giuseppe Lo Verde.

Ora si intravede uno spiraglio: la Regione Siciliana infatti, attraverso l’Ufficio contro il dissesto idrogeologico, guidato dal presidente Nello Musumeci, anticiperà i costi per effettuare le indagini e le successive operazioni di messa in sicurezza di un costone roccioso pericolante che sovrasta l’asse viario Sp 119 chiuso ormai da tredici anni.

L’elaborazione del progetto esecutivo per avviare i lavori che consentiranno di eliminare avvallamenti, buche e crepe di cui soffre il mando stradale, sarà invece a carico dell’Ufficio speciale per la progettazione che il governatore ha insediato agli inizi di gennaio a Palazzo d’Orleans.

 Si è svolta già una riunione operativa negli uffici della Polizia municipale di Polizzi a seguito di un sopralluogo tecnico effettuato sul tratto inibito al transito e per il quale è stata verificata l’impossibilità di revocare l’ordinanza di chiusura. E’ stato fatto il punto sulle risorse attualmente disponibili che ammontano a circa un milione e cinquecentomila euro e che provengono dall’Accordo di programma quadro finanziato dal dipartimento regionale delle Infrastrutture.

Per individuare altre possibili risorse, la Città metropolitana di Palermo, presente al vertice, si è impegnata a inserire prioritariamente l’opera nella propria programmazione. Una bozza di accordo è già stata elaborata e nei prossimi giorni saranno meglio definiti gli aspetti di natura tecnica e amministrativa per sbloccare l’iter che dovrebbe rendere nuovamente fruibile l’arteria stradale. La relativa convenzione sarà sottoscritta dall’Ufficio speciale per la progettazione, dalla Città metropolitana di Palermo, dalla Struttura commissariale contro il dissesto idrogeologico, dall’Unione dei Comuni delle Madonie e dal Comune di Polizzi Generosa.

 

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