Hard Rock Hotel sceglie Campofelice per il nuovo 5 stelle

Sarà una mega struttura alberghiera nata dall’unione di due hotel a 4 stelle e sorgerà a Campofelice di Roccella, porta delle Madonie sul versante tirrenico.

Le stelle diventeranno così 5, dopo la riqualificazione del “Fiesta Garden Beach”. L’operazione è voluta e realizzata dalla Royal Imera Srl, azienda del settore turistico-alberghiero controllata da Residencial Marina S.L., società del gruppo spagnolo Palladium, che ha lanciato grazie al contratto di sviluppo, l’incentivo gestito da Invitalia (l’Agenzia nazionale per lo sviluppo) che sostiene gli investimenti di aziende di grandi dimensioni.

L’opera si concluderà a dicembre 2019, dopo l’avvio un anno fa nel mese di maggio; avrà un impatto occupazionale (a regime) di 180 addetti. L’investimento ammonta a 28,7 milioni di euro, di cui 1,7 milioni di agevolazioni concesse. Il nuovo marchio annesso all’hotel è Hard Rock Hotel (Hrh) e sorgerà appunto al posto delle due strutture attualmente presenti, il Fiesta Hotel Athenee e il Fiesta Garden Beach. Filo conduttore ed elemento caratterizzante sarà la musica, come avviene già per altri hotel dello stesso gruppo presenti a Ibiza e Tenerife. Campofelice si annette alla lista, subito dopo i due maggiori esempi europei.

“L’esperienza del contratto di sviluppo – afferma il direttore dell’hotel di Campofelice di Roccella, Fabio Cortina – è stata sicuramente ottima in quanto, grazie a questo strumento, avremo la possibilità di ristrutturare il nostro albergo, portandolo dalla categoria 4 stelle a 5 stelle, con risvolti positivi dal punto di vista non solo dell’immagine ma anche dell’economia per il tutto il territorio, di Campofelice, di Cefalù e dell’intera Sicilia”.

“Il programma – prosegue – prevede la riqualificazione dell’albergo, che ci permetterà di dare ai nostri ospiti più servizi, nuovi e di maggiore qualità, e soprattutto la possibilità di offrire un all-inclusive vero e completo, in modo tale che il cliente saprà prima quello che spenderà. Invitalia è stato un ottimo partner, serio ed esigente nel richiedere tutta la documentazione anche per rispettare i tempi. Ci ha aiutato e accompagnato sempre con l’obiettivo di qualificare il territorio”, sottolinea.

“Il nostro giudizio sul contratto di sviluppo – ribadisce – è, dunque, sicuramente positivo, in quanto dà la possibilità alle aziende serie di sviluppare il proprio business, dando una mano al territorio e al tempo stesso un servizio migliore ai clienti. E la nostra società, che ha sede a Ibiza, è un esempio concreto della capacità di questo strumento di attrarre investimenti: grazie al contratto di sviluppo, infatti, è venuta a investire in Sicilia”.

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