Meli, il sindaco di Collesano che sogna la funivia per Piano Battaglia

La località sciistica madonita, volenti o nolenti, fa sempre notizia. Quasi sempre purtroppo per disservizi o per le sue infrastrutture carenti. Pochi sono i momenti in cui la località montana del palermitano ha avuto modo di offrirsi in tutto il suo splendore, con immenso rammarico per imprenditori coraggiosi che nonostante tutto hanno investito nell’estrema propaggine dell’Appennino e per i tanti amanti della montagna.

Anche questo inverno non sono mancati i ritardi per il collaudo ma il Generale Inverno, ha dato una grande mano per allungare una stagione, decisamente più breve rispetto ad altre località montane italiane, facendo cadere e accumulare importanti quantitativi di neve.

 (foto de Il Petrino)
(foto de Il Petrino)

Risolto il problema collaudo, sono le già precarie vie d’accesso ad andare al collasso. In quota, pullman di turisti e mezzi privati che non riescono a raggiungere la meta per via delle strade ancora ricoperte di neve. Pochi e malconci gli spazzaneve, le frese e gli spargisale a disposizione. Le strade alternative si bloccano a causa di una frana (leggasi SP 9) e le lungaggini dell’ex provincia – così come si erano manifestate col collaudo degli impianti – tornano a impattare negativamente sulle sorti dell’intero comprensorio.

Il 24 febbraio u.s. una sinergia fra i sindaci dei comuni interessati – Marcello Catanzaro primo cittadino di Isnello e Giovanni Meli per Collesano – sblocca il tratto interessato dalla caduta massi. Affidando il lavoro a una ditta che ha in organico degli operai rocciatori specializzati.

Giovanni Battista Meli
Ma Meli non ci sta. Un altro problema si annida più a valle, sempre nella SP 9, nel tratto che interessa Collesano e Campofelice. A questo punto, grazie all’aiuto di imprenditori locali e tanta passione – lo stesso primo cittadino è stato immortalato a bordo di una ruspa – anche in quel tratto di strada è stata revocata la chiusura dai tecnici dell’ex provincia.

polizziAl quadro già compromesso va ad aggiungersi il totale disinteresse su un percorso alternativo assai più diretto – la provinciale 119 – che collega Polizzi direttamente a Piano Battaglia tramite il passo Portella Colla.

Quest’ultima, invero, chiusa al transito ormai da 13 anni. A metà febbraio, per il primo cittadino del comune madonita – Polizzi Generosa- la misura è colma e decide di mandare dei segnali sempre più forti contro il totale stato d’abbandono della propaggine estrema della Città metropolitana di Palermo. Prima trasferisce il suo municipio in una tenda piazzata all’imbocco della provinciale, dopo decide addirittura di incatenarsi. E’ di qualche giorno fa la notizia che finalmente i fondi sarebbero arrivati, facendo rientrare la SP119 nelle strade da rifare attraverso lo stanziamento, da parte della regione di 17 milioni e l’apertura di 11 cantieri. Ma per Lo Verde è una vittoria a metà, fin quando non vedrà la strada realmente rifatta è deciso a tenere alta l’attenzione su questa problematica.

Oggi una nuova notizia arriva dalle nostre montagne, come promesso dal Sindaco Meli, è finalmente arrivata la revoca del divieto di transito dei pullman – sempre sulla SP 9 – direzione Piano Battaglia.

Ma adesso il primo cittadino “sogna” sempre più in grande, e immagina una funivia che possa collegare l’ameno paesino che amministra, direttamente alle piste di Piano Battaglia. A sua detta, anche il sindaco di Isnello vedrebbe di buon occhio una simile opera – e chi potrebbe dire il contrario – e si dice fiducioso sulla concretizzazione in quanto potrebbe essere prevista l’integrazione del Piano triennale delle opere pubbliche per il periodo 2019-2021.

Pur non volendo assolutamente far scemare l’entusiasmo del primo cittadino di Collesano, ad oggi, viste le enormi difficoltà finanziarie che attraversa la regione, l’opportunità di creare un hub a impatto zero, o quasi zero, sembra quasi una chimera.

Creare a valle un immenso parcheggio per autobus ed automobili, e tenere incontaminata la natura di Piano Battaglia sarebbe qualcosa di eccezionale. Oltre al più “pragmatico” ma non meno importante impatto economico sia diretto – progettazione e costruzione e manutenzione dell’opera – sia indiretto, che sicuramente incrementerebbe e non poco i livelli occupazionali dell’intero territorio madonita.

Davide Bellavia

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