Un’orda di energy manager per comuni sempre più green

Nel futuro prossimo saranno decine i comuni siciliani che assumeranno un energy manager. Gli enti locali infatti, hanno fatto richiesta in massa per il contributo che gli consentirà di usufruire di un esperto in grado di redigere un piano e guidare le amministrazioni alla riduzione delle emissioni del 40% entro il 2030.

Sono 353 gli enti locali che hanno fatto domanda dopo il bando regionale pubblicato lo scorso ottobre. Sei i milioni stanziati dal dipartimento regionale dell’Energia, mentre la ripartizione delle somma dipenderà dal numero degli abitanti e dalla dimensione dei Comuni, con importi che vanno dai 10 mila euro di un comune piccolo come Roccafiorita agli 82 mila euro di Palermo. Dopo una proroga per il boom di domande a gennaio, è prevista anche una terza chiamata per quanti vorranno ancora aderire.

Dopo la verifica di ammissibilità, i Comuni potranno iniziare a preparare le manifestazione d’interesse, quindi potranno presentare la richiesta di anticipazione dei fondi dopo aver incaricato il professionista. “Per i Comuni che non hanno ancora aderito – annuncia il dirigente generale del dipartimento dell’Energia, Tuccio D’Urso – ci sarà una terza chiamata”.

Gli energy manager, che potranno avere anche più di un incarico, potranno iniziare il proprio lavoro una volta conclusa la selezione. “L’operazione ha anche degli importanti risvolti occupazionali – dice l’assessore regionale all’Energia e ai servizi di pubblica utilità, Alberto Pierobon – ogni Comune dovrà incaricare un professionista esperto nel campo del risparmio energetico per cui avremo centinaia di professionisti al lavoro. Queste figure potranno comunque tornare utili anche alle aziende private che vorranno ridurre le spese per i consumi energetici. Siamo certi che questa occasione contribuirà a proiettare la Sicilia nel futuro e a sensibilizzare la popolazione sui temi del risparmio energetico”.

Gli energy manager avranno tre anni per redigere i Paesc, i piani di azione per l’energia sostenibile e il clima attraverso i quali i Comuni dovranno ridurre sensibilmente le emissioni sul proprio territorio. I professionisti, che saranno coordinati dalla Regione, individueranno i consumi e scriveranno le azioni necessarie a contrastarli a cominciare dal settore dei trasporti, che incide per il 50 per cento nelle emissioni totali. Gli esperti potranno anche intercettare le risorse regionali, nazionali e comunitarie disponibili puntando ad esempio sull’acquisto di mezzi elettrici o ibridi.

Per diventare energy manager è necessario possedere esperienza professionale (non è specificato il titolo di laurea), seguire un corso e infine superare un esame finale che consentirà l’accreditamento in un apposito elenco. Gli energy manager che potranno essere selezionati dovranno essere certificati Ege, esperto in gestione dell’energia. Lo scorso anno erano 2.500 in Italia e circa 300 in Sicilia.

Il primo momento dedicato alla formazione e all’informazione degli amministratori e degli energy manager avrà luogo a Catania, alle “Ciminiere”, nei giorni 11 e 12 aprile nell’ambito della manifestazione “Ecomed-progetto comfort”.

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