Al Vinitaly 147 aziende siciliane

La Sicilia è presente, alla cinquantatresima edizione del Salone internazionale del vino e dei distillati, con 147 aziende provenienti dai più importanti territori vocati. La fiera che si tiene a Verona e che ha aperto i battenti oggi. In crescita con un incremento del 173% il numero di bottiglie di vino della “Doc Sicilia” prodotte nel 2018: oltre ottanta milioni di “pezzi”, con una previsione per quest’anno di superare i cento milioni.

La terra di Trinacria si conferma anche il territorio più vitato del Paese e la Regione italiana alla quale l’Ue assegna le maggiori risorse comunitarie per il comparto: oltre 55 milioni di euro, a testimonianza della capacità di spesa e di piena attuazione degli obiettivi prefissati dal Programma europeo.
All’interno del padiglione 2 – inaugurato dal presidente della Regione Nello Musumeci – gli stand affollatissimi di esperti e curiosi, occupano una superficie di tremila metri quadrati. Prevista anche quest’anno un’area istituzionale che ospita incontri con buyer internazionali, masterclass dedicate ai territori più rappresentativi della Sicilia e degustazioni di vini sperimentali.

L’inaugurazione è stata anche l’occasione, da parte del governatore – si apprende da un lancio Ansa-  per illustrare alla stampa specializzata le strategie messe in campo dalla Regione in un comparto che, anno dopo anno, cresce sempre di più. “La Sicilia – ha sottolineato Musumeci – da decenni è protagonista a Verona. I vini rappresentano una delle eccellenze enogastronomiche dell’Isola, che servono anche da promozione per il territorio.
Il ‘brand Sicilia’ è sempre più capace di conquistare nuovi mercati senza temere concorrenti. I risultati ottenuti nell’ultimo anno sono straordinari e premiano quegli imprenditori che hanno saputo investire in qualità. La Regione è pronta a sostenere i loro sforzi e ad affiancarli nella conquista di nuove fette di mercato”. All’incontro con la stampa erano presenti anche gli assessori all’Agricoltura Edy Bandiera e al Turismo Sandro Pappalardo.

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