Umanesimo dell’altro Uomo, l’IIS Mandralisca festeggia i 10 anni di un importante progetto

Si chiude con soddisfazione un’altra annata che ha visto attivo nell’IIS Mandralisca di Cefalù il progetto “Umanesimo dell’altro Uomo. Per una cittadinanza attiva”. In due momenti l’atto finale dell’iniziativa, diversi per modalità espressive e per il pubblico, ma entrambe coronate dalla soddisfazione per il progetto che, da ormai dieci anni, consegue notevoli risultati.  

      Venerdì 24 maggio presso la sala delle Capriate di Cefalù si è svolta la manifestazione conclusiva del decimo anno  del progetto “Umanesimo dell’altro Uomo”,  incentrato sui “diritti umani” negati e trascurati, con l’associazione Amnesty International come punto di riferimento di tutto il percorso.  La sala era in pieno clima di festa e altrettanta trepidazione per via della presentazione dei lavori svolti nei mesi scorsi; i ragazzi – non senza un pizzico di ansia – hanno esposto le loro testimonianze e performance.

 Le relazioni sono state affidate al prof. Salvino Leone, docente alla Facoltà teologica di Sicilia, e alla avv. Chiara Di Maria, da poco presidente regionale di Amnesty.  I loro interventi hanno riguardato i diritti umani. Il prof. Leone ha evidenziato come dal Settecento illuministico si sia affermata la cultura di quei diritti che appartengono all’Uomo, in quanto persona, e come essi siano diventati un modo per tutelare l’Umanità dalla intolleranza e dalla tirannide. Mentre l’avv. Di Maria, traendo spunto dalle grandi battaglie fatte da Amnesty per tutelare la libertà, ci ha presentato come i diritti stessi seguano l’evolversi della civiltà e diventino sempre più una protezione per l’umanità. Gli studenti hanno raccontato il Progetto dal loro punto di vista, ossia quello della raccolta solidale fatta fra i cittadini e fra di loro, dando in cambio di un’offerta  biscotti e dolciumi che avevano preparato.

Tramite le foto e le testimonianze del viaggio d’istruzione a Roma in visita al Pontefice e al Senato della Repubblica hanno raccontato l’importanza di quella giornata. Qualcun  altro ha voluto parlare della visita al Palazzo Abatellis e al Palazzo Steri a Palermo, in triste ricognizione dei danni della Controriforma. Gli stessi studenti, con il loro brio e le loro speranze, hanno anche  cantato brani, ormai celebri della Mannoia e dei Beatles; hanno recitato e si sono specchiati e compiaciuti in un progetto creato per loro e di cui si sono pienamente impossessati fino a farlo diventare proprio e perciò azione di crescita e di formazione  integrale.

   Venerdì 31 maggio, sempre alla sala delle Capriate, si è festeggiato il decennale del progetto, alla presenza delle tante associazioni con cui in questi anni abbiamo collaborato. Il punto centrale di riferimento è stata una pubblicazione in un incontro in cui, dopo i saluti istituzionali a nome  del Dirigente Scolastico, rivolti dalla prof.ssa Randone  e gli interventi dei docenti coinvolti, Arrigo, D’Arrigo, Re e Spinosa ha avuto luogo la pregevole introduzione del prof. Venturella. Il volume ripercorre, anno per anno, le attività svolte: con le testimonianze delle associazioni coinvolte e degli studenti.  Io grazie a te’, con questo titolo, la pubblicazione ha voluto rispecchiare la natura del volontariato autentico: quello che dona, sapendo di ricevere un dono ancora più grande. In questo clima, l’ascolto degli interventi dei rappresentanti delle associazioni presenti ha fatto rivivere la strada percorsa, e il senso dell’opera di una scuola che ha saputo interpellare e coinvolgere forze vive del volontariato sociale.

     Alla fine, con la semplicità che ha caratterizzato questi dieci anni, abbiamo condiviso la torta di questo compleanno e brindato: alla possibilità di impegnarsi ancora e sempre per dare il proprio contributo alle tante emergenze in cui viviamo. C’è ancora tanto da fare!

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