Operazione Camaleonte, tre arresti

Beni e imprese per 63 milioni di euro nei confronti di imprenditori di Gela attivi nei settori della vendita di auto di lusso e immobiliare sono stati sequestrati da militari del Gico della Guardia di Finanza, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Caltanissetta.

Contestualmente, i militari stanno eseguendo un decreto di sequestro preventivo, a Gela e Ragusa, di aziende, disponibilità finanziarie, immobili e beni riconducibili agli indagati.

Nell’ambito dell’operazione sono state eseguite 7 ordinanze cautelari, di cui 3 in carcere e 4 applicative della misura del divieto di dimora.

I destinatari della misura cautelare in carcere sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di concorso esterno in associazione mafiosa, riciclaggio e concorso in corruzione, per avere, negli anni, riciclato capitali illeciti del clan Rinzivillo. Nell’indagine è coinvolto anche un funzionario di polizia che ha agevolato gli indagati.

I finanzieri del Gico del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Caltanissetta, coordinati dalla Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia – di Caltanissetta, nel corso dell’operazione Camaleonte, hanno eseguito tre misure cautelari in carcere nei confronti di dei fratelli Francesco Antonio e Salvatore Luca, nonché del figlio di quest’ultimo, Rocco Luca, accusati di concorso esterno in associazione mafiosa.

Sono stati inoltre sottoposti alla misura cautelare del divieto di dimora nelle province di Caltanissetta e Ragusa per il reato di riciclaggio, Francesco Gallo, genero di Salvatore Luca e soggetto coinvolto nella gestione di alcune imprese riconducibili alla famiglia Luca, Concetta Lo Nigro, moglie di Salvatore Luca e rappresentante legale di diverse aziende riconducibili alla famiglia, Emanuela Lo Nigro, sorella di Concetta e prestanome della famiglia Luca, e Maria Assunta Luca, figlia di Salvatore e socia in molte aziende della famiglia.

Sono state inoltre sequestrate, tra Gela e Ragusa, sette aziende, nonché disponibilità finanziarie e beni immobili riconducibili all’impero economico e finanziario della famiglia Luca, per un totale complessivo stimato in 63 milioni di euro.

Le aziende sottoposte a sequestro sono le seguenti: Lucauto s.r.l., Car Luca s.r.l., Terranova Immobiliare s.r.l., Immobilluca s.r.l., Luca Immobiliare S.r.l, Luca Costruzioni s.r.l., Mirto S.r.l. I provvedimenti sono stati emessi dal gip.

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