Il circolo del PD di Castelbuono attacca il sindaco Cicero

Domenica sette luglio, il primo cittadino ha tenuto un comizio riguardante le attività svolte negli ultimi due anni. Sarebbe stata l’occasione per conoscere il lavoro svolto che non si vede, stante che non ha prodotto le relazioni annuali al Consiglio comunale che la legge prescrive. Ha parlato di molti successi, in tutti i campi, di come Castelbuono è sempre più legata allo scenario nazionale per i progetti e la promozione che egli svolge in prima persona. Ha attaccato quelli che lo criticano perché non prende lezioni da nessuno. Successi nel turismo, nella cultura, nel sociale. Ha prospettato un futuro meraviglioso con il progetto sull’apicoltura e sugli olii essenziali, che cambieranno le sorti economiche di Castelbuono e faranno rimanere qui i nostri giovani. Così, come ai tempi in cui tutti dovevamo vivere producendo latte di asina: fumo negli occhi. Sulla lotta all’evasione come lui nessuno mai, ma qui cade in contraddizione, ed infatti promette che nessuno pagherà la multa che riguarda la non osservanza delle regole sulla collocazione di porte, portoni, infissi in pvc. Non è forse danno all’ente questo? E, in ogni caso, quale norma egli applicherà per non fare pagare la multa? Non lo ha detto.

Cultura a iosa, minaccia di spostare ancora una volta il Museo Naturalistico Francesco Minà Palumbo al Municipio e viceversa, ammettendo così di non avere un progetto culturale per il polo monumentale di San Francesco, anche se solo qualche giorno fa in Consiglio comunale aveva affermato il contrario. Il Centropolis è per lui un’istituzione importantissima, che si occupa di gestire il patrimonio pubblico. Ma se è così, per il Sindaco è patrimonio anche il resto dell’attività del Centropolis? Presentazione di libri, mostre, concerti, parate ecc. Abbiamo le scuole più sicure d’Italia, peccato che dimentica che San Leonardo è chiusa.

Un continuo osannare per nascondere i fallimenti. Nessuna parola, invece, sul progetto di ampliamento del cimitero che darebbe respiro a tante maestranze. Nessun accenno al piano regolatore né tanto meno alla variante dell’area artigianale, senza la quale nessuna azienda può allocarsi lì: mancano, infatti, una strada fondamentale e le relative opere di urbanizzazione. Il nulla sulla frana di Via Tenente Ernesto Forte. Nulla sui mega progetti di contrada Rosario e dell’area castellana, promessi in campagna elettorale. Nulla sulla manutenzione delle strade o sul rifacimento di Via Mario Levante. Niente sul traffico, sulla

mancanza di acqua, altro che agricoltura! Tace anche sul “suo cavallo di battaglia”, la raccolta differenziata e la stabilizzazione dei lavoratori. L’unico che dà una notizia degna di nota è stato il Presidente del Consiglio che ha detto che hanno approvato un provvedimento che nessuno aveva mai fatto, udite udite, il cerimoniale, crediamo della processione di Sant’Anna … visto che non ha specificato.

Il sindaco deve capire che nessuno qui è stupido, che i fallimenti della sua amministrazione sono evidenti in più settori, con una giunta dimostratasi assente e lontana dalle necessità e incapace di risolvere i problemi. L’amministrazione dovrebbe fare meno vertiginosi proclami e mettersi a lavorare sulle questioni omesse di cui sopra, smetterla di non confrontarsi e di attaccare anche i singoli cittadini che si lamentano. Un nulla di fatto, un’assenza di idee e di capacità degne dei voli pindarici del primo cittadino.

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