Il giro del mondo in bici, la missione di Cristian Buzzelli

Una bici e il mondo davanti. Un mondo bellissimo, tutto da scoprire. In bici per non perdersi nulla, per assaporarsi le albe e i tramonti, per gustarsi ogni sfaccettatura della terra, della stessa vita. Perché la meta è importante, ma ancor più lo è il viaggio. Il protagonista della storia è Cristian Buzzelli da Fano. Il 19 settembre del 2017 è iniziato il suo viaggio. Un obbiettivo ben chiaro: girare il mondo in bici e senza un euro in tasca. Una storia tutta da raccontare. Una vita che lo ha messo di fronte a sfide, che Cristian non è sempre riuscito a prender di petto. Il 16 maggio 2016, il giovane Cristian, proprietario di un ristorante, torna a casa in lacrime. È il culmine di un periodo buio, i debiti lo tormentano e Cristian prende la decisione di chiudere il locale. Trova subito conforto nei suoi genitori, suo padre, un umile pescatore, e sua madre, una forte guerriera.
Cristian parte, va a lavorare in un ristorante in Sardegna e incontra Paolo, un signore portoghese, che vive in Svizzera. Capisce allora che al mondo ci sono persone buone, che fanno della gioia degli altri la propria gioia. Paolo accetta di buon grado il desiderio di Cristian di voler trasferirsi proprio in Svizzera e cercar lavoro là. Lo ospita e lo sostiene, moralmente ed economicamente. Cristian trova lavoro e rinasce, riuscendo pure a pagare i 120mila euro di debiti che aveva sul groppone. Ma il successivo pugno in faccia fa ancor più male. Sua madre, la forte guerriera, dopo aver tenuto testa, per 14 anni, a tre tumori, si arrende. Era il 19 agosto del 2017 e Cristian riesce ad abbracciarla per l’ultima volta, trovando in risposta un sorriso che aveva ancora tanta voglia di vivere. Da qui Cristian apprende il primo importante insegnamento. La vita va vissuta intensamente, senza mai pensare al domani. Sua madre amava viaggiare, e lo avrebbe pure fatto se quel giorno non avesse chiuso gli occhi.
Cristian, l’anno successivo, torna a lavorare in Sardegna, e terminata la stagione inizia a cullare un sogno che si portava dietro da anni: girare il mondo. Nulla di più difficile, se si considera pure che le disponibilità economiche non fossero sufficienti. Allora scatta la scintilla. Una bici, la sua grande passione, e una missione, la missione Sardegna. Girare l’isola senza soldi in tasca. E un messaggio: la vita mette di fronte a sfide apparentemente impossibile da superare, ma la voglia di viverla deve essere superiore alle avversità. Svegliarsi la mattina significa avere la fortuna di affrontare un nuovo giorno, scoprire nuovi orizzonti. Cristian porta a compimento la sua missione e cura hobby che scopre di avere giorno dopo giorno. L’avventura, il rafting, il trekking, la fotografia. E filma ogni singola tappa della sua missione attraverso i suoi canali social. Lo fa perché vuol mostrare al mondo che si può essere felici anche se la vita è dura, si può essere felici anche senza soldi. Bisogna cercarla la felicità. E Cristian la trova in ogni persona che allieta il suo viaggio, dandogli da mangiare e permettendogli di dormire senza chiedere nulla in cambio, perché c’è anche tanta gente buona al mondo. Ma anche trovando qualcuno con cui parlare e qualcuno da ascoltare.
L’obbiettivo che si è posto Cristian è quello di girare il mondo con la sua bici. Conoscere e scoprire culture ed etnie diverse. La sua prossima tappa è l’Europa, completare il giro d’Italia e poi visitare Francia, Spagna e Portogallo. Visitare Lourdes, percorrere il cammino di Santiago ed arrivare a Fatima. E poi chissà, tratteggiare nella cartina geografica il percorso che conduce all’Australia e poi all’America.
Cristian, adesso, sta portando avanti la sua seconda missione, la missione Sicilia. Ha girato per le Madonie, ha visitato le Gole di Tiberio, ha ammirato Cefalù e da poco ha raggiunto Palermo. E, con la sua fedele bici, ha incontrato tante persone buone che lo hanno supportato nella sua avventura. Il 19 ottobre, a Messina, terminerà il suo secondo viaggio, e Cristian si fermerà per riposare e per raccontare la sua esperienza nel libro “Missione Sicilia”. Lo ha già fatto un anno fa con “Missione Sardegna”, devolvendo l’intero ricavato ad un associazione che cura i bambini malati di cancro. Quei bambini che tanto ama e quel maledetto cancro che ha portato via sua madre. Il suo viaggio continua. Con la sua bici e con quattro occhi. I suoi e quelli di sua madre, alla quale sta facendo realizzare il sogno di girare il mondo.

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Angelo Giordano

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