Di nuovo sotto scorta lo chef Natale Giunta

Lo chef Natale Giunta è in pericolo: “sussistono i presupposti di estrema gravità e urgenza”. Così, il

Tar del Lazio ha sospeso, per la seconda volta, l’efficacia del provvedimento restituendo nuovamente la scorta allo chef Natale Giunta.

Il Presidente del Tar ha pronunciato con decreto immediato il ripristino della scorta confermando così, il rischio di grave pericolo nei confronti dello chef Natale Giunta. Sembra quasi una barzelletta, ma dietro non c’è un attore come protagonista, ma un uomo in pericolo che viene lasciato solo per mesi. Tutto ha inizio a maggio del 2018, quando la Prefettura di Palermo ha comunicato allo chef la revoca della misura di protezione della tutela con due uomini, su autovettura non protetta. Lo stesso ne beneficiava dal gennaio 2013, da quando denunciò e fece arrestare chi gli chiedeva il pizzo. Da allora, però, le minacce e le intimidazioni non sono mai finite. Pochi mesi prima infatti, gli era stata recapitata una busta con un proiettile ed una lettera contenente delle minacce di morte. Così, l’avvocato dello chef Giunta, Maria Geraci, ha presenta ricorso contro il provvedimento  di revoca della misura di protezione assunto dall’Ucis a fine maggio perché illegittimo ed ingiustificato non considerando la situazione di grave pericolo. A  marzo del 2019 il Tar ha annullato il provvedimento restituendo la scorta. A a luglio del 2019 la nuova revoca.

Ieri, 23 ottobre 2019, un’altro decreto del Tar del Lazio con la sospensione del provvedimento impugnato e il ripristino urgente della scorta.

“Purtroppo solo a distanza di qualche mese dalla sentenza del Tar del Lazio del 21 marzo scorso, -dichiara l’avvocato Maria Geraci- il Sig Giunta si ritrova ad affrontare ancora una volta la stessa aberrante situazione di un anno fa, quando il ministero dell’Interno asserendo l’insussistenza di un pericolo concreto ed attuale, revocava la misura di protezione. Oggi, a seguito di altro provvedimento di revoca della scorta, il Giunta, per tutelare la propria persona, ha dovuto proporre di nuovo ricorso al Tar Lazio, che, “ravvisando la sussistenza  dei presupposti dell’urgenza e della estrema gravità”, ha disposto immediatamente la sospensione dell‘efficacia del provvedimento impugnato. A questo punto attendiamo, fiduciosi nella magistratura”.

“Mi sento sereno -dice lo chef Natale Giunta- e continuerò a lottare. Un grazie da parte mia va a quei giudici che hanno capito la mia situazione. Credo nella magistratura e nelle forze dell’ordine e mi batterò sempre per la mia terra, la Sicilia”.

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