Migliaia di firme per tornare a casa a Natale

La continuità territoriale, in Sicilia, non esiste, al netto degli slogan dei politici di turno. Migliaia di fuori sede per tornare a casa a Natale o nelle ferie, pur prenotando con largo anticipo quando possibile, sono costretti a pagare cifre molto alte per un biglietto aereo.

Le alternative via terra, si equiparano in termini di costi ormai, salvo per la durata del viaggio. Per raggiungere l’isola dalle regioni del nord, occorrono almeno 24 ore con i mezzi pubblici, nelle condizioni stravaganti e costrette di un vagone dell’Intercity (abbiamo la vaga idea di come sia fatto un servizio di toilette sugli Intercity Trenitalia?), oppure sui decantati autobus low cost, che ben lungi dall’idea di comfort, stipano di fatto i passeggeri per lunghe ore di viaggio.

Ad ogni modo, oltre Napoli, smettono di esistere i binari dei treni e l’autostrada si costella di buche, interruzioni e infinite code ai caselli. Non di poco conto poi, è l’aspetto emotivo di giovani e famiglie a cui viene negato il diritto di stare insieme durante le festività senza un ulteriore fardello con cui fare i ‘conti’. Lodevole questa petizione, l’unica pallida iniziativa. Firmiamola.

Siamo così tolleranti e sottomessi ormai, noi siciliani, che non sappiamo più nemmeno incazzarci.

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