la polstrada ha controllato diversi autotrasportatori

La Polizia di Stato, nell’ambito dei servizi territoriali di controllo attuati lungo le autostrade e le principali arterie della provincia, nei giorni scorsi ed in due circostanze diverse, ha sorpreso due conducenti di mezzi pesanti che trasportavano, rispettivamente, merci pericolose e acque di vegetazione provenienti dalla molitura delle olive, in difformità da quanto previsto dalle specifiche norme che disciplinano la materia.

Il primo mezzo è stato fermato dagli agenti Sezione Polizia Stradale di Palermo nei pressi dello svincolo di Carini dell’Autostrada A/29; a bordo dello stesso era stipato un carico, diviso in colli, di 510 litri di Ipoclorito di Sodio, sostanza altamente corrosiva e molto pericolosa per l’ambiente. Il trasporto, effettuato in conto proprio, era destinato presumibilmente ad una lavanderia del territorio. Dagli accertamenti espletati è stato rilevato che il trasporto era effettuato in totale violazione della normativa specifica: il conducente era infatti privo della certificazione di formazione professionale (CFP) ed il veicolo privo dei prescritti cartelli e delle etichette indicanti la pericolosità della merce trasportata; inoltre non era presente sul mezzo il previsto equipaggiamento di protezione ADR (lampada portatile, giubbotto fluorescente, occhiali, guanti, maschera di fuga, ecc.), così come non risultavano presenti estintori. Pertanto, al trasgressore ed alla ditta committente sono state contestate diverse violazioni al Codice della Strada e alle leggi specifiche sulla materia, per un totale di 2.300 euro oltre al fermo amministrativo del mezzo e alla sospensione della patente di guida.

In una diversa circostanza, una pattuglia della Polizia Stradale impegnata in servizio di vigilanza e controllo territorio lungo la SS113 nel territorio di Terrasini, ha bloccato un veicolo per trasporto specifico (autocisterna) contenente 6200 litri di acqua di vegetazione proveniente dalla molitura di olive e destinato ad essere riversato su un terreno privato sito  nelllo stesso Comune. Con l’intervento di personale di Arpa Sicilia (Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente) che ha proceduto ad una verifica accurata sul rispetto delle norme in materia ambientale, si è proceduto al sequestro amministrativo del mezzo, per poi procedere ad un sopralluogo presso il sito di spandimento; all’esito del sopralluogo è emerso che l’appezzamento di terreno a cui era destinato quel liquido, piantumato con agrumi ed ulivi, era visibilmente in stato di abbandono e presentava, in più punti, fenomeni di ruscellamento e di lagunaggi di acque di vegetazione derivanti dalla lavorazione delle olive. Da tali elementi si è riscontrato che in quel fondo fossero state recentemente conferite acque di vegetazione, riversate sul nudo terreno, e difformemente da quanto previsto dalla disciplina regionale relativa all’utilizzazione agronomica delle acque di vegetazione e degli scarichi dei frantoi oleari.

Il titolare dell’oleificio da cui proveniva il carico è stato quindi deferito all’A.G. e diffidato inoltre al ripristino delle condizioni ambientali alterate.

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