Salute donna, pubblicità shock della Regione Sicilia

Una scelta di dubbio gusto. Non potrebbe definirsi altrimenti l’immagine emessa dall’Assessorato alla Salute della Regione Sicilia sul tema prevenzione per la campagna Costruiamo salute.

Oggetto del banner è una donna, il pericolo suggerito “le dosi giuste di alcol da bere“. Per cogliere il nesso però, bisognerà andare oltre le due coppe di vino disegnate a mo di seno, e non un seno qualsiasi. Le forme sono quelle di una donna prosperosa, in bikini o comunque seminuda.


L’immagine è stata rimossa dopo 24 ore dalle pagine ufficiali, ma la reazione alla campagna era stata immediata: a indignarsi gruppi, associazioni, giornalisti. Qualcuno si rivolge direttamente all’assessore Ruggero Razza, indicando modi migliori per spendere il denaro pubblico. La pubblicità risulta sessista, grossolana e volgare.

Il messaggio tra l’altro, sarebbe infondato anche scientificamente: non esistono dosi giuste né per l’uomo né per la donna. Il caso è sbarcato anche alla commissione Sanità all’Ars. A intervenire è la presidente Margherita La Rocca Ruvolo: “L’immagine non è efficace per lo scopo. Se pensiamo che queste campagne, guardandole, devono trasmettere un messaggio immediato questa immagine di immediato trasmette altro e solo successivamente fa cogliere il nesso. Soldi spesi bene?”, si chiede.

L’indignazione cresce se si pensa che questo tipo di campagne hanno carattere istituzionale, proposta cioè da organi che prima di tutto dovrebbero considerare l’opportunità dei messaggi emessi. O quantomeno, la taratura del personale che se ne occupa.

Sofia D’Arrigo

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