Lapunzina: chi non resta a casa viola la legge, a Cefalù tolleranza zero nei controlli

Torna a parlare di isolamento, da parte di tutti, il sindaco di Cefalù 

Rivolgo a voi, ancora una volta, il mio appello: L’unica medicina che abbiamo è restare a casa!
Il comportamento irresponsabile di uno solo di noi mette a rischio la collettività e vanifica il lavoro di tante persone: medici, infermieri, volontari, Forze dell’Ordine, farmacisti e semplici cittadini che rischiano la loro vita ogni giorno.
I decreti governativi finora emanati sono infatti chiari nel vietare ogni forma di assembramento.  Gli spostamenti sono possibili solo per andare al lavoro, per ragioni di salute o per comprovate necessità. In questi casi, sarà necessario provare la ragione dello spostamento alle forze dell’ordine e rispettare comunque la distanza interpersonale di almeno un metro.

Rispettare le disposizioni è un obbligo, trasgredirle è reato

Il rispetto di queste disposizioni non è un consiglio ma un obbligo. I trasgressori commettono reato penale punito ai sensi dell’Art. 650 del codice penale.

Tolleranza zero

Anche nella nostra città sono state denunciate delle persone che, violando i divieti,hanno messo a repentaglio la salute di tutti.  Per questo motivo le forze dell’ordine effettuano controlli serrati. Non sarà tollerato alcun comportamento che viola le disposizioni governative.
L’unico modo di essere furbi è restare a casa.
Supereremo questo periodo di difficoltà grazie all’impegno di tutti.  Vi invito a segnalare casi sospetti di violazioni o esigenze particolari al numero verde del Comune: 800 208 129
Vi aggiorneremo costantemente sull’evoluzione della situazione, attraverso i canali istituzionali e i social.
Solo agendo con fermezza  tutti insieme riusciremo a superare la minaccia del coronavirus.
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