Didattica online, che gaffe studenti e professori

La telecamera non perdona. Siamo così poco avvezzi alle nuove modalità imposte dall’emergenza COVID 19, da trasformare normali pratiche come lezioni o cerimonie in perle assolute di colore. E al tempo dei social non c’è privacy che tenga: in pochi secondi hanno fatto il giro d’Italia e non in bici, ma sui telefoni degli italiani.

È il lato oscuro della didattica online, quel luogo magnifico dove microfoni e videocamere portano allo scoperto atroci verità. Per esempio? Questa è la reazione di uno studente appena proclamato dottore magistrale con voti 103 su 110 da una commissione dimentica anch’essa di essere on air e che anticipa il verdetto con un mega sbadiglio.

 

La commistione lezioni e vita casalinga disturba il pranzo di una studentessa che non le manda a dire alla prof., ma il microfono acceso ancora una volta – ci scommettiamo – fa sprofondare la ragazza tre metri sotto terra quando la docente le rinfaccia l’insulto appena subito.

A finire sulla graticola sono però anche i docenti, vittime di loro stessi e dell’opzione “Condividi schermo” che rivela alcuni siti preferiti dal prof.

Non eravamo pronti, si sa. Emozioni e modi di essere di ciascuno sono finiti all’improvviso nello spazio ristretto di un imbuto, quello di Internet, che ci ha abituati a libertà e poche regole, perché tanto dietro uno schermo chi ci vede e chi ci sente? L’italiano è poco disciplinato per sua indole, e non tutti nasciamo Sgarbi, non possiamo permetterci di praticare l’insulto libero, ma questo i malcapitati lo avranno imparato a loro spese. Resta da apprezzare un’altra significativa verità: non serve certo rincorrere abbonamenti e maratone Netflix per rendere lieve la reclusione, se la vita reale continua ad essere così spassosa.

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