Coronavirus Cefalù: adesso Albano sogna i picchi e chiede di parlare al consiglio comunale

I dati, sia regionali che nazionali ci confortano per una volta, e dopo settimane di clausura  -leggasi arresti domiciliari – finalmente raggiungiamo l’agognato picco, che poi, la stampa scientifica ci fa subito sapere che è soltanto un plateau, ovvero un pianoro, e dunque la discesa sarà lenta. Lenta ma costante si spera. Sempre che continuiamo tutti a comportarci bene e con coscienza. Pena tutti i sacrifici messi in campo fino ad ora, tutte le vite perse, vanificate in un lampo.

I dati regionali parlano chiaro: i positivi, in tutta l’isola sono 1647 (compresi deceduti e guariti), ovvero – nonostante tutto – solo lo 0,032% dei siciliani. Nonostante appunto, gli esodi in spregio alle ordinanze e ai DPCM, i focolai nelle RSA – tra cui Villafrati e Troina – e gli irriducibili traghettatori ‘fermati’ da De Luca.

Di questi, solo 72 sono in terapia intensiva, cioè il 4,4% dei contagiati.
Eppure il direttore Albano continua ad agitare lo spauracchio dei picchi e si straccia le vesti pur di fare la sua parte, a tutti i costi!

Chiede di essere ascoltato a destra e manca – e pare addirittura che il consiglio comunale non si sia ancora sciolto perché lo attendono una domanda su tutte si fa sempre più lecita, cui prodest?
Un consiglio comunale in cui pare sia accaduto di tutto, non ultimo, alcune delle ‘carte’ sulla trasformazione dell’ospedale Giglio in struttura (in parte) Covid, in mano a un consigliere d’opposizione, sventolate al sindaco.

Abbiamo già letto, che secondo le stime del direttore la fondazione andrà in perdita (?) ma l’ostinata insistenza, e l’amore incondizionato per l’umanità, evidentemente non mollano.

Di seguito la nota stampa diramata dalla fondazione:

Il presidente della Fondazione Giglio di Cefalù, Giovanni Albano, in una nota indirizzata al presidente del Consiglio Comunale e al sindaco di Cefalù ha chiesto di essere ascoltato nell’assise cittadina sull’eventuale attivazione, in una fase emergenziale, di un reparto Covid in ospedale.
“Ritengo questa – ha detto il presidente Albano – la sede più opportuna e di confronto per dare massima trasparenza alle azioni messe in campo da Fondazione Giglio per rispondere, all’interno di una rete regionale, alla richiesta di intervento in caso di picco della pandemia in Sicilia”.

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