Coronavirus Cefalù, Albano insiste nonostante il crollo dei contagi

Linea dura da parte del consiglio comunale che nega l’audizione al presidente Albano

CEFALU’ 7 APRILE 2020 –  Giovanni Albano, presidente della fondazione Giglio, continua a proporre e proporsi al consiglio comunale di Cefalù. La vibrata risposta del presidente del consiglio, Avv. Giovanni Iuppa, a quanto pare non è bastata, oppure non gli è andata giù. L’Avvocato, avrebbe così risposto a seguito della conferenza dei capigruppo “è prevalsa la volontà, condivisa personalmente anche dal sottoscritto, secondo cui non si appalesa alcuna necessità per dare seguito alla chiesta audizione.”
Un’affermazione che non lascia spazio ad interpretazioni.  Ed ha ben fatto il presidente del consesso cittadino a precisare anche la sua personale opinione. Per dirla con Nanni Moretti “Le parole sono importanti!

Importanti per tanti ma non per tutti, evidentemente. Per alcuni, non solo le parole ma nemmeno i numeri,  sono importanti, e vanno avanti imperterriti

“Esprimo profondo rammarico per la mancata opportunità di confronto che mi è stata negata, per la seconda volta, di intervenire in audizione al Consiglio Comunale di Cefalù”.  Afferma il presidente Giovanni Albano.

“Ho formalmente rinnovato – ha detto Albano – la mia disponibilità a confrontarmi e a chiarire, nell’assise più rappresentativa della città di Cefalù, quanto la Fondazione abbia fatto e stia facendo per prevenire e contenere la diffusione del Coronavirus. Il confronto – ha concluso Albano – avrebbe sicuramente contribuito a dissipare le comprensibili preoccupazioni dei cittadini e a dare sostegno a quanti, ogni giorno, sono in prima linea in questa emergenza per assistere i pazienti”.

Cui prodest?

sindaco di cefalù LapunzinaChe l’insistenza sia spiegabile con quanto riportato dal Sindaco Lapunzina, a seguito della conferenza fra i sindaci del distretto e il board del Giglio? “Il Presidente Albano avrebbe testualmente affermato che “la nostra produttività- del Giglio ndr – è calata dell’ottanta per cento, sia ambulatoriale che di ricovero. Abbiamo un venti per cento residuo, che proprio non se ne può fare a meno” qui l’articolo per intero.

 

Intanto che la querelle va avanti, restiamo a casa facendo in modo che la curva continui a decrescere, sperando che la Pasqua  ormai alle porte, sia portatrice di Pace e Speranza.

 

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