Cefalù, polmoniti anomale al Giglio: la lettera denuncia pervenuta alla redazione

Un’accorata lettera che getta enormi ombre sull’ospedale Giglio

Riceviamo e pubblichiamo la lettera del figlio di una paziente del Giglio che – a detta del mittente – sarebbe deceduta in circostanze tutt’altro che chiare, proprio pochi giorni dopo lo strano caso della paziente palermitana a causa di un’anomala polmonite.  La paziente – afferma A. R. – era prossima alle dimissioni e  si sarebbe aggravata e poi deceduta, in un brevissimo lasso di tempo, concomitante con l’episodio della donna proveniente dal capoluogo palermitano.

Di seguito riportiamo integralmente la missiva

“Sono A. R..Con la presente voglio mettere a conoscenza delle rilevanze accadute all’ospedale di Cefalù all’ interno del reparto Medicina il giorno 16 marzo 2020, dalle ore 9 alle 13.Una signora di Palermo ha sfruttato delle sue “aderenze” con un membro del personale medico sanitario per accedere alla struttura e ottenere un controllo (magari ufficioso) per scongiurare l”ipotesi di affezione da coronavirus, dato che ne accusava i sintomi.La donna ha circolato liberamente all’ interno dell’ospedale e essere venuta a contatto con diversi operatori , ignari del suo quadro clinico.Mi chiedo come mai la Signora si sia potuta spostare 80 Km ed essere stata ricevuta a Cefalù da un medico all’interno del reparto Medicina in periodo di restrizioni e severi controlli alla portineria senza passare dal pre-triade del pronto soccorso in un periodo che le visite ambulatoriali erano comunque sospese, e da notare che gli ambulatori di medicina sono comunque esterni dal reparto.Alle ore 13 circa è pervenuta in reparto la POSITIVITÀ della signora di Palermo, è stato isolato il reparto Medicina non facendo entrare i familiari per la visita parenti dalle ore 13 all2 14, bloccando fuori dall’ospedale pure gli infermieri del cambio tuno. Si è provveduto alla santificazione del reparto fino alle ore 16 circa.Mi chiedo se in questa fascia oraria ( dalle 13 alle 16 ) i degenti abbiano usufruito della normale terapia e assistenza medica regolare visti il caos che reggeva in reparto. Come mai visto la POSITIVITÀ del caso non sono stati effettuati i dovuti tamponi a medici e infermieri che si incrociavano nel corridoio con la Signora infetta o quantomeno sottoporli a quarantena. Il sottoscritto aveva a mia madre ricoverata nello stesso reparto Medicina ed ero in possesso di autorizzazione alla permanenza H 24 del caregiver/familiare in quanto mia madre non era autosufficiente, autorizzazione rilasciata il 13-02-2020 a firma del Dott. Renda Tale comunicazioni sono state trasmesse il giorno 20-22 e 24 marzo al sindaco di Cefalù in qualità di primo responsabile della salute pubblica del suo territorio e come rappresentante del Comune di Cefalù quale socio della fondazione Istituto Giglio, chiedendo riscontro urgente visto la gravità del caso. Io stesso con la professione di elettricista e idraulico a continuo contatto con clienti esterni per lavoro in caso di conteggio, potrei contaminare tutta la popolazione. Alla data odierna non è pervenuta nessuna risposta da parte del sindaco, mi sa come prendere tempo per coprire il caso.Le mie dichiarazioni oltre alla testimonianza diretta sono supportate sentendo gli infermieri che parlavano nella loro stanza adiacente alla degenza di mia madre. Inoltre gli infermieri si sono messi d’accordo di non dire niente, ne in bene ne in male dell’ accaduto, ai familiari dei pazienti ed in particolare la caposala Claudia ha detto se sereno interrogati dalle autorità giudiziaria dobbiamo dire la verità dei fatti accaduti. Voglio aggiungere inoltre che mia madre dichiarata dimettibile qualche giorno prima si è ammalata di polmonite ed è morta.Chiedo di eloggiare e promuovere gli infermieri e medici di tutta Italia che si sono dedicati anima e corpo per la cura degli ammalati ma allo stesso tempo chiedo che il personale medico che si è comportato in modo scorretto agevolando la contaminazione al coronavirus SIA PUNITO COME PER LEGGE qualora si riscontrassero omissioni e raccomandazioni ,in periodo particolare per contrastare la diffusione al coronavirus.
08-04-2020″ .

 

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