Emergenza Covid, lieto fine per una coppia di canadesi bloccati a Cefalù

Anche cittadini stranieri coinvolti dal lockdown

L’isolamento domestico indotto dal lockdown non ha coinvolto solo gli italiani ma anche i cittadini stranieri che si trovano nel nostro Paese per vari motivi: studio, lavoro e anche per turismo.
Le restrizioni imposte dalle nazioni di provenienza nei confronti di chi arriva dall’Italia, unite alla diminuzione
dei voli da parte di tutte le compagnie rendono il rimpatrio di queste persone estremamente difficoltoso.
Rimanere bloccati è sempre una condizione disagevole ma se il contesto lo permette e se lo si vive con una
particolare attitudine, il disagio può essere mitigato.
Come dimostra la storia del loro soggiorno forzato a Cefalù di Fred Hollingshurst e di sua moglie Mary Smyth. I coniugi Hollingshurst sono stati ospiti in una
casa di Cefalù.  Avrebbero dovuto lasciare l’Italia il 15 marzo ma il loro rientro ha subito continui slittamenti fino al
16 aprile, quando hanno potuto finalmente far rientro in Canada.

La testimonanzia di due canadesi in quarantena

Prima della partenza, abbiamo chiesto una testimonianza sulla loro esperienza: “la nostra decisione di venire
a Cefalù è stata influenzata da una serie di circostanze. La Sicilia era nella nostra lista come
destinazione di viaggio. Avevamo visto un documentario televisivo sull’isola, abbiamo amici che vivono qui
e il clima mite ci ha incoraggiato a venire.
All’inizio eravamo un po’ preoccupati per un viaggio così a Sud rispetto a Roma. Tuttavia abbiamo
rapidamente imparato che non c’era nulla di cui preoccuparsi. Siamo stati sopraffatti dalle persone, dalla
storia, dalla cultura, dall’architettura e dalla diversità del paesaggio. Siamo stati in Italia e allo stesso
tempo abbiamo vissuto il sapore e il carattere unici della Sicilia.
Fortunatamente abbiamo fatto in tempo a vedere alcune attrazioni dell’isola prima delle restrizioni di viaggio:
la Valle dei Templi, Villa Romana del Casale, Noto e Ortigia. Abbiamo visto l’Etna da lontano e saremmo
voluti tornarci per una visita più attenta”.
Sempre Fred Hollingshurst ci racconta cosa è successo con il lockdown: “dal momento del blocco sono stati
vietati la bellissima spiaggia, La Rocca, i ristoranti e le enoteche di Cefalù. Se ci possono essere stati aspetti
positivi in ​​un momento incerto e tragico come questo, è stato il modo in cui tutti hanno reagito: con molta
calma e rispettando le regole. Non c’;è stato panico e ci siamo sentiti totalmente al sicuro.
Il meteo è stato piacevole e siamo stati in grado di godercelo dalla splendida terrazza dell’appartamento che
avevamo affittato. Non ci siamo mai fatti mancare i prodotti freschi italiani e il vino siciliano locale.
Tutto ciò ha reso i nostri amici e parenti in Canada alquanto invidiosi.
La distanza sociale non ha consentito contatti ravvicinati ma un cenno o un saluto amichevole dal
balcone di un vicino ci hanno fatto sentire meno isolati”.
Nonostante la disavventura, il giudizio della coppia canadese per il soggiorno in Italia, è stato positivo e non
manca il proposito di ritornare per riprendere il tour interrotto: “adoriamo l’Italia e abbiamo visitato il paese
più volte. Come prima volta in Sicilia, la pandemia non ha smorzato il nostro apprezzamento per questo
luogo. Abbiamo inviato molte foto e condiviso le nostre avventure con gli amici e la nostra famiglia.
Ritorneremo sicuramente e alcuni di loro sono entusiasti di unirsi a noi nelle nostre ulteriori scoperte della
bellissima e intrigante Sicilia”.
Anche Wonderful Italy non ha mai fatto mancare la propria vicinanza e assistenza alla coppia canadese, che
infatti dichiara “la nostra arma segreta contro l’;isolamento è stata Vincenzo Filì, area manager di Wonderful
Italy a Cefalù. Dal primo giorno è stato gentile, cordiale e disponibile in molti modi. Fornire informazioni,
ottenere farmaci, aiutare con il noleggio auto e le prenotazioni effettuate. Ha anche rallegrato la nostra
Pasqua con una deliziosa colomba al cioccolato”.

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