Covid19 Sicilia, prende forma il piano per la fase2: chi non potrà ripartire il 4 maggio

Sono gli argomenti discussi durante la cabina di regia stato regioni di ieri sera tenuta in video conferenza e conclusa dopo le 22.
Al centro di tutto, naturalmente, la vigilanza sanitaria in questa fase 2 con l’incremento delle misure di contenimento non restrittive e senza far calare l’attenzione.
Dal Presidente del Consiglio e dal Ministro Boccia è arrivato apprezzamento per l’attenzione della Sicilia dove sta crescendo il numero di posto di terapia intensiva disponibili segno del fatto che nonostante il numero limitato di contagi e la tendenza al rallentamento dell’epidemia non si è calata la tensione ne l’attenzione.

Per qualche mese la Sicilia non avrà particolari esigenze di approvvigionamento di mascherine “grazie agli acquisti fatti in autonomia”, ma “bisogna pensare a prospettive di media scadenza” ha aggiunto Musumeci rimanendo in tema sanitario ma spostando l’attenzione sull’esigenza di materiale di protezione.
Il piano sarà, naturalmente, al centro di ulteriori verifiche ed entro la fine della settimana il Premier Conte ha promesso di far conoscere i dettagli delle decisioni assunte e di quelle accantonate  in vista della riapertura progressiva.

Restano fuori dal piano di riapertura della fase 2, per il momento, barbieri, parrucchieri, estetisti, palestre, cinema, teatri e ristoranti che saranno al centro di un successivo step. Subito dopo il 4 maggio, invece, l’insediamento di un tavolo tecnico chiesto ed ottenuto dal Presidente Musumeci al Premier Conte per il turismo.

Cantieri all’aperto per i lavori pubblici in ripartenza da lunedì oltre ad alcuni che hanno già aperto in deroga con i permessi rilasciati dalle prefetture. Stabilimenti balneari in montaggio dalla prossima settimana così come dalla prossima settimana saranno permesse pulizie straordinarie e sanificazioni dei locali in vista delle riaperture. Negozi a basso rischio come abbigliamento, elettronica e così via  in apertura, invece, dal 4 maggio (on in alternativa dall’11 maggio) insieme ai bar che potranno, però, operare solo la mattina e, in base alle decisioni regionali, parte del pomeriggio.
Produzione industriale in riavvio progressivo fino alla metà di maggio ma con il rispetto del distanziamento e delle misure di sicurezza.

 

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