Covid19, Cefalù: il sindaco fa il punto della situazione al Consiglio Comunale

Prevenzione e controlli

sindaco di cefalù LapunzinaDall’inizio dell’emergenza coronavirus, sul nostro territorio sono stati fatti circa 150 tamponi. A darne notizia è il primo cittadino Rosario Lapunzina nella sessione consiliare di ieri (29/04/2020), tenutasi in videoconferenza.
Dei 150 tamponi, almeno un centinaio sono stati dedicati ai cefaludesi che sono rientrati da altre regioni o dall’estero“. Finora la situazione, in città e nelle borgate è sotto controllo – afferma Lapunzina.
Sui cittadini positivi, dichiara Lapunzina: “fino a questo momento  ci sono quattro asintomatici, di cui tre hanno fatto il tampone di controllo ieri l’altro lo farà domani – oggi ndr. Una persona è ancora positiva asintomatica da 32giorni, e ciò  grava sulla tenuta psicologica, gli altri sono al 28 giorno di quarantena e la stanno ripetendo, speriamo che possano negativizzarsi“.
Non appena ci saranno novità sui positivi sarà premura del primo cittadino aggiornare la popolazione.
Il quinto positivo, invece risulta ancora ricoverato a Palermo ma le sue condizioni sono in miglioramento e sarebbe uscito dalla Terapia Intensiva, in base a quanto afferma Lapunzina.
Il sindaco torna ancora su Sant’Ambrogio: “Sono stati fatti molti tamponi a familiari e altre persone riconducibili alla questione Sant’Ambrogio. Triste vicenda, legata a un allarme scaturito da un articolo giornalistico. Poi di fatto è successo che ci sono stati sospetti tali da ricondurre a un contatto tra chi era in quarantena e qualche ragazzo che lo aveva incontrato in modo, diciamo così più ravvicinato. A Sant’Ambrogio adesso la situazione è rientrata ed abbiamo dato subito la notizia“.

Lapunzina invita i cittadini a collaborare

Il controllo dell’ossequio delle regole anti contagio, passa anche dalle segnalazioni dei cittadini, infatti Lapunzina dichiara: “La situazione è sotto controllo anche grazie alle segnalazioni dei cittadini sulle persone se si erano davvero messe in quarantena“. Grazie a queste segnalazioni, la macchina dei controlli pare possa agire più speditamente concertando le opportune azioni con le Forze di Polizia.

Dal 4 maggio

Al momento già una ventina di persone si sarebbero messe in contatto col sindaco per avere informazioni su come poter procedere a un rientro senza rischi di contagio e dunque sottoporsi a quarantena.
Il sindaco si augura che tutti quelli che rientreranno agiscano in modo serio e responsabile.
Chi deciderà di fare ritorno a Cefalù dovrà sottoporsi immediatamente a tampone e ripeterlo a cadenza prestabilita dalle autorità sanitarie. Inoltre ci saranno degli appositi moduli dove il cittadino dichiarerà il luogo in cui svolgerà la quarantena e darà tutti i recapiti del caso.

Le preoccupazioni vanno oltre l’emergenza sanitaria

Per Lapunzina, ma il concetto può tranquillamente estendersi a tutti i componenti del Consiglio Comunale e della Giunta, il dramma all’orizzonte è quello economico.
Come ha, giustamente più volte dichiarato, una economia che si vive di turismo e di tutto il suo indotto si trova più esposta alla crisi economica globale rispetto ad altre economie. L’offerta – ad esempio ristorativa – non può certo essere soddisfatta dalla domanda locale. Quella cefaludese è un’economia vocata e proiettata al turismo e, dunque, a intercettare la domanda esterna.  L’economia interna, da sola, non sarà sufficiente. Da questa crisi non saranno colpite solo le attività ristorative, d’accoglienza, alberghiere ecc.. ma anche  l’indotto di cui essa vive e che fa vivere. Dall’artigiano alla donna delle pulizie, dai fornitori agli stagionali.
La palla adesso passa al governo regionale e nazionale nella speranza che possano mettere in campo le misure idonee per scongiurare una crisi dai risvolti devastanti.

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