Coronavirus Sicilia, domani al via la ‘fase 2’: ecco cosa sarà vietato e cosa si potrà fare

Cari fottutissimi congiunti

Parafrasando il titolo di una pellicola del compianto Mario MonicelliCari fottutissimi amici (1994) – verrebbe solo questo da dire, visti i litri di inchiostro che sono stati sprecati per perimetrare questa sfuggente categoria.

Finora il governo non è stato in grado di dare una definizione chiara e univoca, dall’ultra estensiva di Sileri – sotto segretario alla Salute – che avrebbe aggiunto anche gli amici e di fatto apriva agli incontri fra fidanzati di ogni sorta arrivando a dire che ‘non vi sono prove che il covid si trasmetta col sesso‘, fino alle tanto vituperate faq che fanno robusti riferimenti alla nozione giuridica di congiunto e addirittura alla responsabilità civile.
Al momento parrebbe – qui il condizionale non è più un optional –  che gli amici sono definitivamente esclusi dai c.d. congiunti. E questa, paradossalmente è una delle poche certezze. Parenti fino al sesto grado e affini fino al quarto.

Congiunti dalle faq del governo: “L’ambito cui può riferirsi la dizione “congiunti” può indirettamente ricavarsi, sistematicamente, dalle norme sulla parentela e affinità, nonché dalla giurisprudenza in tema di responsabilità civile.  Alla luce di questi riferimenti, deve ritenersi che i “congiunti” cui fa riferimento il DPCM ricomprendano: i coniugi, i partner conviventi, i partner delle unioni civili, le persone che sono legate da uno stabile legame affettivo, nonché i parenti fino al sesto grado (come, per esempio, i figli dei cugini tra loro) e gli affini fino al quarto grado (come, per esempio, i cugini del coniuge).
Che dire, le librerie sono aperte, si consiglia l’acquisto di un manuale di diritto civile, giusto per non correre rischi.

Le ragioni per le visite sono sempre ‘le stesse’

Sempre dalle faq si legge:”Sono consentiti gli spostamenti per incontrare esclusivamente i propri congiunti, che devono considerarsi tra gli spostamenti giustificati per necessità. E’ comunque fortemente raccomandato limitare al massimo gli incontri con persone non conviventi, poiché questo aumenta il rischio di contagio. In occasione di questi incontri devono essere rispettati: il divieto di assembramento, il distanziamento interpersonale di almeno un metro e l’obbligo di usare le mascherine per la protezione delle vie respiratorie“.

Le persone che sono legate da uno stabile legame affettivo” a chi diamine ci  si riferisca con questa locuzione ancora, non è dato saperlo. Le interpretazioni errate, le ipotesi e gli sfondoni si affastellano, e nessuno ci sta capendo più nulla. Potremo capirlo, in via deduttiva, dalle sanzioni che verranno elevate.

4 maggio per la Sicilia sarà il giorno della ‘graduale riapertura’

Domani per la Regione Siciliana non sarà una vera e propria fase 2, ma come l’ha definita il presidente Musumeci, una ‘graduale riapertura’. L’ordinanza sarà valida fino al 17 maggio e saranno costantemente monitorati i contagi.
Musumeci ha parlato chiaro, le restrizioni si allenteranno, in terra siciliana, solo sulla base di numeri incoraggianti. Non è da escludere che il Governatore a questo punto – visto anche l’atteggiamento rigoroso sui rientri dei fuori sede rimandati a fine mese – non attenda il dato contagi zero.

A tenere banco sono i permessi, le visite, le seconde case

Seconde case:  l’ordinanza all’Art 6 (spostamenti presso il proprio domicilio, abitazione o residenza) chiarisce gli spostamenti  “Sono consentiti, nell’ambito della Regione Siciliana, gli spostamenti per il trasferimento’stagionale’ nelle abitazioni diverse da quella principale, sia individuale che del nucleo familiare convivente. Gli spostamenti
sono vietati nei giorni domenicali e festivi.”

Disco verde’ per l’asporto: ok, ma dipende da quali attività lo faranno. Se il cibo d’asporto ha una concreta e sostanziosa domanda – da sempre e non solo in tempi di covid – fa sorridere l’idea di ordinare uno spritz a domicilio. Va bene come ‘trovata pubblicitaria’ ma difficilmente solleverà le sorti di un pub.
Per questi ultimi, è più la spesa che l’impresa.

Queste sono solo alcune delle tante domande e dei tanti dubbi che affollano le menti dei cittadini, speriamo in chiare e tempestive delucidazioni.

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