Arriva l’ufficialità dal Governo: ottime notizie per Musumeci, da lunedì 18 aperture in mano a Regioni

Boccia e Speranza ‘regionalizzano’ la fase 2

Roma si è fatta carico delle sue responsabilità, esattamente come richiedeva il governatore della Regione Siciliana, Nello Musumeci, insieme ad altri suoi omologhi. “In una pandemia che non conosce confini – aveva dichiarato ieri Musumeci al Messaggero – il fattore Autonomia può giocare fino a un certo punto. Penso che il governo dovrebbe egli stesso dare linee guida alle Regioni, rispettando ovviamente i criteri scientifici di contenimento dell’epidemia. Entro queste linee le Regioni dovrebbero svolgere un proprio ruolo adattando le regole nazionali alle realtà della propria Sanità”.

Determinante l’ultima conferenza Stato Regioni

“Fino ad oggi nessuno ci ha detto cosa potevamo fare e cosa no – spiega uno dei partecipanti alla riunione – rimaneva la data del 1 giugno avanzata da Conte nella sua conferenza stampa”. Il Premier Conte, affiancato dai  capi dicastero della Sanità e delle regioni,  Speranza e Boccia, hanno dato impulso alla c.d. regionalizzazione della Fase 2.
Le linee guida, entro cui ogni singolo governatore potrà muoversi, sono state fornite per il tramite dell’Inail: parrucchieri, bar, ristoranti e estetisti e commercio al dettaglio. Da lunedì prossimo dipenderà dalle regioni decidere sulla loro riapertura. Stessa scelta anche per le attìvità di balneazione, da giorno 18 sarà Musumeci a dettare i tempi e i modi dell’accesso alle spiagge e della riapertura degli stabilimenti balneari. Roma manterrà il ruolo di supervisore e, come in tutta la fase pandemica, a giocare un ruolo determinante sugli allargamenti delle maglie, saranno sempre i dati sui contagi. Anche su questo fronte però c’è una novità, ogni regione deciderà autonomamente quale sarà il ‘livello di guardia’ oltre il quale spetterebbe al governo intervenire creando, ad esempio, nuove zone rosse o con misure sull’intero territorio regionale.

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