Matteo Salvini per la prima volta a Cefalù, ed è subito ‘revanchismo anti lombardo’

Sui social è un profluvio di critiche e insulti 

Non si è fatta attendere la levata di scudi contro il leader del Carroccio – Matteo Salvini – e c’è già chi vorrebbe rispedirlo in via Bellerio prima ancora dell’incontro.
Un tripudio di orgoglio siculo che fa leva sui soliti vecchi e stantii slogan che non vale la pena riportare.

Non accoglierlo sarebbe una gran stupidaggine

La Lega – piaccia o non piaccia – oltre ai risultati nazionali e regionali, da qualche settimana ha un assessorato importantissimo per la Sicilia e in particolare per Cefalù: quello ai Beni Culturali.
Alberto Samonà – indicato direttamente da Matteo Salvini – potrebbe essere risolutivo per tutta una serie di problemi che da anni affliggono Cefalù: in primis il Museo Mandralisca.
Negarsi  – come comunità – un’interlocuzione di questo tipo a priori sarebbe stupido e miope. D’altro canto a Cefalù è stato eletto un sindaco del PD – seppur all’interno di una lista civica ‘trasversale – e i due assessori regionali che più stanno occupandosi di Cefalù fanno capo rispettivamente a Popolari e Autonomisti (On Cordaro) ed a Forza Italia (Marco Falcone).
Inoltre per il primo i suoi  riferimenti in consiglio comunale seggono all’opposizione mentre Marco Falcone è un ex Fuan ed ex AN proprio come il consigliere Augusto Cesare, che però siede fra i banchi della maggioranza.

E’, forse, la prova provante che la politica è stata in grado di andare oltre gli steccati ideologici

Amministrare enti locali è cosa diversa rispetto a far ‘dottrina politica’, bisogna saper andare dritti alla sostanza, al sodo, senza paraocchi e pregiudizi. E se questa amicizia che potrebbe nascere fra Cefalù e Salvini, si concretizzasse con un consigliere leghista all’interno di Sala delle Capriate? Cefalù – la storia recente ce lo insegna – avrebbe tanto da guadagnarci.

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