Contrariamente a quanto riportato da alcuni organi di stampa, il riferimento di cui ai servizi per l’infanzia e l’adolescenza previsto nell’articolo 2 dell’ordinanza n. 25 del presidente della Regione, secondo cui “è consentita l’attività a decorrere dal 22 giugno 2020, previo decreto attuativo dell’assessore regionale della Famiglia e delle politiche sociali, d’intesa con l’assessore regionale per la Salute, da emanarsi entro il 21 giugno 2020 la cui riapertura è posticipata a giorno 25 giugno”, non riguarda i cosiddetti centri estivi, ossia luoghi destinati allo svolgimento di attività ludiche, ricreative ed educative.