Coronavirus, Conte verso la proroga dello stato d’emergenza fino al 31 dicembre

Conte: “lo stato di emergenza è uno strumento utile per tenere sotto controllo il virus”

Il premier e il ministro della salute Roberto Speranza sarebbero già al lavoro sulla questione, ma il premier ha tenuto a precisare che si tratta comunque di “una decisione collegiale da prendere in Cdm con tutti i ministri. Lo stato di emergenza non significa che non teniamo sotto controllo il virus ma semplicemente che siamo nella condizione di continuare ad adottare le misure necessarie, anche minimali, quindi non vi dovete sorprendere se la decisione sarà di prorogare lo stato di emergenza. Quindi ragionevolmente lo prorogheremo”. Altrimenti, ha aggiunto, “non avremmo più gli strumenti per poter intervenire e nel caso circoscrivere la chiusura di attività in territori predeterminati e circoscritti”. “Per noi – ha concluso il premier – la legalità è fondamentale, anche adesso che stiamo mandando in Gazzetta ufficiale il Decreto semplificazioni. Io l’ho detto, l’Italia ha bisogno di correre. Dobbiamo avere il coraggio di dirci che in questa situazione siamo in grave emergenza, in grave recessione. Per correre dobbiamo accelerare le procedure. Nel contempo, però, dobbiamo rafforzare i presidi di legalità anti-corruzione, i protocolli anti-mafia”.

Verso la proroga dello smart working, Arcuri: per aprire le scuole 10 milioni di mascherine al giorno

Lo scopo della proroga dell’emergenza è consentire al governo di varare misure urgenti come i Dpcm senza passare per il Parlamento e per la Protezione Civile di acquistare mascherine o ciò che altro occorre bypassando procedure di gara o concorsi. Proprio giovedì il commissario Domenico Arcuri ha annunciato che per aprire le scuole servirà acquistare dieci milioni di mascherine al giorno. Non solo, potrebbe comportare, tra le altre cose, anche la proroga del ricorso allo smart-working.

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