A Isnello l’aumento di ore di una dipendente finisce in tribunale: il sindaco “questo è far gossip, non politica”

Un volantino stampato esattamente un anno fa e l’archiviazione giunta lo scorso febbraio

Isnello, piccolo borgo delle Madonie e letteralmente circondato dai monti, conta poco più di mille abitanti. In casi del genere, valorizzare il capitale umano diventa un dovere ancora più pressante e cogente per chi amministra. L’aumento di ore lavorative di una dipendente dell’ufficio di segreteria, definita dal sindaco Marcello Catanzaro – come riportato in un articolo del gds –  “elemento imprescindibile”, ha scatenato l’ira dell’opposizione.
Per l’opposizione sarebbe una piccola ‘parentopoli’

Angela Di Martino è infatti suocera del vice sindaco di Isnello, Antonio Carollo, il quale non era però presente alla riunione della giunta comunale che si era occupata dell’incremento orario della dipendente. Da questo scelta ne è scaturito un acceso dibattito portato avanti dall’opposizione e  che ha ampiamente varcato i confini dell’aula consiliare, infatti i consiglieri hanno stampato un volantino per denunciare l’accaduto, che la Di Martino ha ritenuto diffamatorio e lesivo della sua immagine, tanto da spingerla a denunciare gli autori.

Gli sviluppi della querela

Nell’ottobre del 2019, il pubblico ministero del tribunale di Termini Imerese così si pronunciava: “Dalla lettura del volantino non emerge alcun carattere diffamatorio, ma appare meramente critico nei confronti dell’operato dell’amministrazione comunale poiché riporta , in modo descrittivo, quanto stabilito dal Comune di Isnello, nell’apposita delibera , rispetto all’incremento orario lavorativo della Di Martino.
Infatti, le odierne indagate non trascendono in gratuite espressioni lesive della personalità della Di Martino, ma si limitano a contestare la posizione dell’amministrazione comunale rispetto alla prestazione lavorativa della Di Martino”.
Successivamente, lo scorso febbraio, il gip Stefania Galli, ha accolto la lettura fornita dal p.m. e ha disposto l’archiviazione dell’ipotesi di reato, che avrebbe visto come convenute le signore Maria Grisanti, Maria Mogavero e Carmelina Pintavalle, tutte e tre consigliere d’opposizione.

Le querelate adesso pretendono le scuse e le dimissioni del vice sindaco

Il gruppo consiliare Insieme per Isnello, fa sapere attraverso una nota: “Alla luce della lettura della sentenza il fatto è stato ritenuto sussistente e quindi per tale ragione è stato ritenuto fondato il diritto di critica e di denuncia di fatti ritenuti poco chiari e comunque eticamente scorretti.
Oggi chiediamo noi al sindaco una seduta straordinaria di consiglio comunale con la presenza della dipendente Angela Di Martino per ricevere e non per chiedere scuse.
Inoltre chiediamo, alla luce di quanto accaduto, per ragioni etiche, di correttezza e di rispetto verso i cittadini di Isnello, le dimissioni del vice sindaco e assessore al personale Antonio Carollo.
Il gruppo di minoranza, dopo aver consultato i propri legali, si riserva di procedere a querelare la Di Martino  per il danno di immagine arrecato alle stesse e per aver cercato di intimorirle nell’espletamento delle proprie funzioni istituzionali”.

Il sindaco fa il punto della situazione e lo fa in un modo un po’ tranchant

“Ancora una volta mi ritrovo a dovere sprecare cinque minuti del mio tempo prezioso per chiarire l’ennesima boutade del gruppo di minoranza che si dedica al gossip non sapendo fare politica. Infatti – osserva Marcello Catanzaro – mi chiedo quale sarebbe il contenuto politico di questo articolo? Rilanciare allegramente una notizia di dieci mesi fa, che riguarda un privato cittadino per tentare di scalfire l’immagine della amministrazione comunale, è roba da salotti televisivi in stile Barbara D’Urso. E le scuse – aggiunge Catanzato – a questo punto, chi le dovrebbe porgere? Alfonso Signorini? Rido per non piangere. Chiunque legga si renderà conto da solo di quale sia il livello del ragionamento politico del gruppo di minoranza: gossip. E ne sono contenti, ma non so se anche consapevoli.
Battute a parte, questi avvenimenti – conclude il primo cittadino di Isnello – ancora una volta, confermano la assoluta necessità di dover recuperare il vero senso di un dibattito politico serio che, certamente, non può e non deve confondersi col pettegolezzo. Un lavoro impegnativo, questo, ma assolutamente necessario per il bene di tutti”.

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