Un distretto del gusto nel cuore di Cefalù
Un ambizioso progetto per il restauro dell’antico mercato del pesce di Cefalù: incuneato nel centro storico, a pochi passi dall’Osterio Magno – la domus regia di Ruggero II – l’edificio ha ancora molto da offrire, un vero e proprio ponte tra il passato e il presente del borgo marinaro. Di fronte all’edificio si trova un’ex fabbrica del ghiaccio, nata con lo scopo di servire il mercato, che è stato operativo fino agli anni ’70, e oggi trasformata in ristorante gourmet. La giunta comunale, guidata da Rosario Lapunzina, intende realizzare in quell’area una sorta di distretto del gusto, come i mercati coperti europei, o quello di San Lorenzo a Palermo, nato sulle ceneri di un’agrumaria degli anni ’40.
I lavori saranno consegnati in meno di un anno
L’opera costerà complessivamente 360 mila euro e sarà consegnata entro un anno: “Il completamento delle opere, come da cronoprogramma di progetto – ha affermato Lapunzina – avverrà in 304 giorni dalla consegna dei lavori”. L’ente ha reperito fondi necessari per il restauro e la rifunzionalizzazione del mercato del pesce, per 200 mila euro in un residuo di un mutuo precedentemente contratto con la cassa depositi e prestiti e la restante parte grazie a un fondo europeo destinato allo “Sviluppo locale e identità della pesca mediterranea”.
Le parole del primo cittadino
“Lo storico Mercato del Pesce adiacente all’Osterio Magno – ha affermato il primo cittadino di Cefalù – è un monumento che testimonia il forte legame tra Cefalù e la tradizione marinara legata alla pesca. I lavori consentiranno di ridare nuova vita ad uno degli angoli più suggestivi del centro storico. Il valore storico-culturale del luogo – ha aggiunto – si coniuga con la sua valenza demo-etno-antropologica. Il restauro – ha concluso – permetterà di far rivivere un edificio che, per i cefaludesi, è un luogo dell’anima e che per il visitatore diviene testimonianza del legame tra Cefalù e il mare. Espressione autentica di una tradizione peschereccia che diviene ponte tra passato e futuro”. Creare un luogo d’aggregazione aperto 365 giorni l’anno, dove poter ospitare le eccellenze culinarie siciliane e non solo, è forse quel che a Cefalù mancava per andare incontro alle esigenze di turisti e visitatori che, sono in continuo mutamento e sempre più orientate verso un turismo esperienziale che, giocoforza, passa per l’enogastronomia di qualità. I diversi eventi gastronomici – dallo street food al pesce azzurro, passando per le birre artigianali – che negli anni si sono svolti in diversi luoghi cittadini, presto avranno una location fissa.
Inoltre, il restauro prima e la gestione poi, incrementeranno certamente i livelli occupazionali cittadini, oltre ad essere un punto nell’agenda programmatica dell’amministrazione Lapunzina che andrà a concludersi nel giugno del 2022.