Coronavirus Cefalù 36 positivi e l’impossibilità di fornire elementi dettagliati

Dall’ASP arriva soltanto il dato aggregato

Lo ha dichiarato l’ufficio stampa dell’ASP di Palermo: “ai sindaci viene fornito solo il dato aggregato”. Alla richiesta di ulteriori informazioni la risposta è stata lapidaria “si fa così da marzo, anzi”. Impossibile dunque distinguere se, fra i 36 attuali positivi, ci siano prevalentemente asintomatici  – come affermano fonti istituzionali – e quanti di questi invece abbiano un quadro clinico più preoccupante. “Spetterebbe”, e le virgolette sono d’obbligo, ai singoli sindaci assumersi l’onere e la responsabilità di ricostruire la ‘cartella clinica’ dei propri concittadini.
Da ciò si potrebbe ricavare che, il +36 cui fa riferimento il sindaco Lapunzina è, seppur con beneficio d’inventario, il di tutti i contagiati da Covid-19 dall’inizio della seconda ondata e non  degli attuali positivi, tenendo comunque conto dei tempi di latenza che intercorrono tra: l’esecuzione del tampone, l’elaborazione, l’esito, e soprattutto, la trasmissione dell’informazione fino agli organi periferici di governo (sindaci). Il sindaco di Cefalù si è comunque impegnato a ricostruire quanto prima il dato esatto degli attuali positivi, tenendo conto che, per quanto sia difficile e gravoso, diventa indispensabile per rassicurare la cittadinanza.

Al Giglio nessun paziente positivo al Coronavirus

In base a quanto esposto finora, è impossibile ma soprattutto fuorviante fare un dato aggregato che tiene conto anche degli eventuali positivi fra i dipendenti della Fondazione. Infatti, com’è noto, essi ricadranno “quota parte”, nei singoli comuni di residenza. Inoltre da diverse settimane l’ospedale cefaludese si è impegnato in un serratissimo screening e contact tracing, oltre a seguire pedissequamente tutti i protocolli anti contagio, soprattutto a seguito dei contagi registrati dalla fine dello scorso mese (+22).

La lacunosità delle informazioni genera ansia tra la popolazione

Sono sempre di più i cittadini che, soprattutto nelle ultime ore, ritengono troppo ‘scarne’ le informazioni che arrivano dagli organi istituzionali, municipio in primis. In tanti vorrebbero conoscere più approfonditamente ‘lo stato dell’arte’ ovvero quanti sono i guariti, quanti i ricoverati – al momento, ne risulterebbe soltanto uno – e quanti in isolamento domiciliare.

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