Cefalù, Covid-19: si chiude il quarto giorno di screening, tasso di positività da fine pandemia

Effettuati oltre 1200 tamponi, solo due positivi di cui uno residente a Cefalù

Un dato molto confortante quello emerso dopo quattro giorni consecutivi di screening di massa sulla popolazione cefaludese. Un dato che, almeno in teoria, potrebbe portare il management del Giglio – e soprattutto di coordina la rete ospedaliera, dunque l’attuale inquilino di Piazza Ziino – a rivedere le scelte sull’apertura del reparto covid alla luce dei dati appena emersi a Cefalù e nel circondario.
Su 1206 tamponi effettuati nei quattro giorni di screening solo due i soggetti positivi e di questi soltanto uno è residente nella perla del Tirreno, di seguito il dettaglio dei tamponi: 19/11 – 179 tamponi effettuati: 1 positivo; 20/11 – 340 i soggetti sottoposti a tampone: 1 positivo di Collesano; 21/11 – 318  i test effettuati: zero positivi; 22/11 – 369 i soggetti sottoposti a test: zero positivi. Totale tamponi 1206, tasso di positività, evidentemente, da zero virgola. Su un campione pari quasi al 10% della popolazione, a cui vanno aggiunti i tamponi effettuati nelle stesse ore dalle Usca e che, evidentemente, non hanno restituito nuovi positivi. A Campofelice di Roccella su circa 750 tamponi sono emersi solo 4 soggetti positivi – ed evidentemente asintomatici. Nemmeno a Lascari, si registra un trend in salita, il sindaco Franco Schittino, nel suo ultimo, ha parlato di un totale di 19 soggetti positivi nella cittadina. A Pollina, come fa sapere Pietro Musotto vi è un solo positivo. A San Mauro, come rende noto in una diretta Facebook, il sindaco Giuseppe Minutilla l’allarme è completamente rientrato, su 204 tamponi effettuati sono risultati tutti negativi.

L’ospedale misto

Il nosocomio cefaludese, stando a fonti interne, avrebbe al momento quattro soggetti ricoverati in T.I. per ragioni diverse al Covid, se cosi stanno le cose, ci si chiede dove saranno trasferiti i quattro pazienti. Immaginare nello stesso reparto soggetti covid e non, sembra ed è impossibile. Tra poche ore si riunirà il consiglio di Amministrazione della fondazione e, in base a quanto trapelato dal municipio, pare proprio che la scelta di aprire il reparto covid avrà un solo voto negativo: quello del Dott. Curcio, rappresentante dell’ente comunale. Seppure il comprensorio non abbia, allo stato attuale, un bisogno cogente di aprire un nuovo reparto Covid, soprattutto alla luce di quanto illustrato da Fabio Geraci sul Giornale di Sicilia sulle condizioni del nosocomio petralese Madonna dell’Alto, dove -la vera conversione a Covid Hospital non ci sarebbe mai stata e per ciò si sono occupati soltanto 20 posti dei 100 previsti, la situazione resta drammatica nell’isola e il pericolo non può certo dirsi scongiurato.

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